Tremila anni fa, la Grecia partorì uno dei miti più emblematici e angosciosi della nostra civiltà: il mito di Crono, divoratore dei propri figli. Oggi, con l’accelerazione progressiva dei ritmi della nostra vita,
il mito di Crono è più attuale che mai. Esso è un mito-monito che ha attraversato i millenni: Se sei figlio del tempo sarai divorato dal tempo. Per vincere abbiamo un solo alleato…
Il viaggio di Pio VII da Roma a Parigi, su “invito” di Napoleone, per incoronarlo imperatore a Notre Dame, durò un mese. La notizia della rivoluzione francese fu data ai parmigiani dalla Gazzetta tre anni dopo la decapitazione di Luigi XVI. La posta sulla via dei pony express per la California impiegava settimane per essere recapitata. La post-modernità ci ha resi orgogliosi delle nostre conquiste. A Parigi, o in capo al mondo, arriviamo volando, le notizie le riceviamo dalla poltrona di casa in tempo reale, la nostra posta viaggia a velocità elettronica. Ma questo non ci ha permesso di vincere il tempo. Siamo anzi più frustrati che mai; uomini e donne ansiosi, insicuri, vittime sacrificali votate a Crono dalla nascita.
"HO SOGNATO UNA RIVOLUZIONE INDIVIDUALE. CAPACE DI CAPOVOLGERE I PARADIGMI MENTALI DELLA VECCHIA UMANITA' E LIBERARLA PER SEMPRE DAL DUBBIO, DALLA PAURA E DAL DOLORE."
mercoledì 20 agosto 2014
martedì 12 agosto 2014
"Volontà e Accidentalità" di Stefano D'Anna
«La consapevolezza è luce. Sapere cosa avviene dentro di noi ci permette di intervenire nell’attimo, che è il solo tempo reale, per proiettare un mondo nuovo libero dall’accidentalità.»
Dove c’è questa consapevolezza, dove arriva questa luce, l’accidentalità non ha ragione d’essere. Incidenti e malattie, per poter entrare nella nostra vita, devono avere il nostro assenso; per potersi verificare bisogna
che prima questa luce si abbassi. Ancora una volta, in modo sempre più stringente ed inoppugnabile, il Dreamer mi stava mettendo di fronte all’evidenza che l’accidentalità non esiste. L’improvviso ha sempre bisogno di una lunga preparazione.
«A man cannot hide. Tutto nella sua vita è regolato dalla Legge e dall’Ordine» enunciò.
«E gli incidenti, allora?»
«Esistono per l’uomo così com’è!… per la creatura degradata cui si è ridotto… per quell’essere che, seppellendo la volontà, è diventato la caricatura di se stesso» rispose, e aggiunse che, per un’umanità che non possiede la volontà, gli eventi e le circostanze della vita sono regolate dall’esterno, dalla descrizione del mondo. Attraverso le parole del Dreamer realizzavo che una vita sventurata, flagellata da difficoltà e problemi, non è dovuta al caso, ma alla mancanza di vigilanza, all’assenza di attenzione per tutto ciò che ci accade dentro. Era come guidare ad occhi bendati. L’uomo così com’è si rivelava un sonnambulo che attraversa incroci e strade nel sonno più profondo.
Dove c’è questa consapevolezza, dove arriva questa luce, l’accidentalità non ha ragione d’essere. Incidenti e malattie, per poter entrare nella nostra vita, devono avere il nostro assenso; per potersi verificare bisogna
che prima questa luce si abbassi. Ancora una volta, in modo sempre più stringente ed inoppugnabile, il Dreamer mi stava mettendo di fronte all’evidenza che l’accidentalità non esiste. L’improvviso ha sempre bisogno di una lunga preparazione.
«A man cannot hide. Tutto nella sua vita è regolato dalla Legge e dall’Ordine» enunciò.
«E gli incidenti, allora?»
«Esistono per l’uomo così com’è!… per la creatura degradata cui si è ridotto… per quell’essere che, seppellendo la volontà, è diventato la caricatura di se stesso» rispose, e aggiunse che, per un’umanità che non possiede la volontà, gli eventi e le circostanze della vita sono regolate dall’esterno, dalla descrizione del mondo. Attraverso le parole del Dreamer realizzavo che una vita sventurata, flagellata da difficoltà e problemi, non è dovuta al caso, ma alla mancanza di vigilanza, all’assenza di attenzione per tutto ciò che ci accade dentro. Era come guidare ad occhi bendati. L’uomo così com’è si rivelava un sonnambulo che attraversa incroci e strade nel sonno più profondo.
giovedì 7 agosto 2014
"Sognatori Guerrieri" di Vega Roze
In molti mi chiedono quali siano i programmi della School
for Dreamers, come si svolgono i nostri corsi e quali argomenti si trattino all’interno,
per tutte queste informazioni potete consultare il sito ma quello che c’è di
importante da dire è che la School for Dreamers non è una solo una Scuola ma un’Esperienza.
Un’Esperienza con la E maiuscola, dove vite, storie e realtà
straordinarie si incontrano per una trasmutazione alchemica volta all’evoluzione
dell’Essere.
Durante la settimana intensiva di corsi svoltasi in Abruzzo
abbiamo studiato i meccanismi della mente, sperimentato in prima persona l’arte
della creazione consapevole, il risveglio della coscienza e dato gli strumenti
di Ricerca necessari per far sì che il seminario sia solo l’inizio di quel
cammino coscienziale che affrontiamo ogni giorno, chiamato Vita. Un vero
Sognatore sa che ogni scelta ed evento sono la diretta conseguenza dei suoi stati
interiori, conosce i messaggi del cuore e consacra con amore l’intera esistenza
al Sogno. Il Sogno di essere Libero e l’unico Creatore della propria realtà.
Desidero condividere con voi le testimonianze di alcuni
partecipanti, Sognatori Guerrieri che hanno affrontato con coraggio le proprie
paure, a loro va la mia più profonda gratitudine, la nostra Scuola siete Voi!
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