giovedì 10 settembre 2015

"Accorciate le distanze!" di Stefano D'Anna

 Un giorno saremo misurati per quello che siamo.
Il metro di misura di un uomo è la distanza che egli ha da se stesso. La distanza da sé sono gli altri… gli eventi… le esperienze…
Maggiore è la distanza che un uomo ha da sé più egli sarà ingoiato dal tempo, dalla paura, dal dolore… Maggiore è la distanza tra me e me più la mia vita è popolata di eventi, più aumentano le esperienze, maggiori sono gli incontri con gli altri… Maggiore è la distanza da sé più c’è il superfluo, l’inutile.


Accorciate le distanze! Minore è la distanza che un uomo ha da sé più si elimina il superfluo, più si riducono gli eventi, le esperienze, gli incontri… ed accade solo quello che conta… sempre di più!
Ritornare nel piccolo, entrare in un puntino piccolissimo che contiene tutto l’universo… è un centrarsi, è un ricordarsi, è un ritornare, è un riavvolgimento, un ricrearsi… Essere padroni di ogni cellula, di ogni molecola.. Avvicinarsi di un solo millimetro a se stesso cambia la realtà.
Accorciare le distanze tra me e me.. E’ un management della distanza.. un management delle emozioni…Gli altri diventano sempre di meno.. le esperienze si riducono ma diventano più significative… 
Più vicino sono a me stesso, più ricca è la mia vita, più prospera la mia economia…
Ci saranno strumenti capaci di misurare la distanza da sé attraverso il colore, il suono, la frequenze delle vibrazioni..Vibrational frequency management.. management del colore, management del tempo…
Che canzone canti?
Il sognatore non si allontana mai da sé.. è un designer.. è un maestro di musica…sa usare pause, suoni.. conosce il management delle emozioni, dei feelings..La convinzione comune è che l'energia e la buona volontà di un uomo possono apparire ben poca cosa di fronte agli avvenimenti fortuiti e fatali al tempo stesso, a quel torrente di eventi che continuamente ci sommerge, talvolta troppo confusi per poterli prevedere e spesso troppo superiori alle nostre forze per pensare di poterli addirittura dirigere.


La Scuola crede che la fortuna consiste nel "vedere" quello che c'è dietro gli eventi e poi dietro gli stati. Prima di qualunque soluzione viene il nostro cambiamento. La Scuola crede nello sviluppo di qualità interiori, nel miglioramento di sé. Crede che la fortuna di un uomo sia legata all'impeccabilità, all’unità dell'essere, alla libertà dalla paura, dal dubbio, da stati di ansietà e preoccupazione, che sono le malattie dell'essere. Dall'osservazione di sé, alla conoscenza di sé, alla padronanza di sé. L’aspirazione, espressa dal motto delfico “conosci te stesso”, per realizzarsi deve essere preceduta da uno studio di se stessi. Nulla è possibile conoscere, tantomeno il sé, se non lo si sottopone ad una osservazione, ad uno studio continuo, oggettivo, imparziale. Inoltre la conoscenza di sé non è il  fine della preparazione di un uomo ma solo il necessario ponte a raggiungere la padronanza di sé, il controllo delle proprie emozioni, degli stati, e quindi della propria vita.
Questa osservazione è possibile esercitando un "doppia attenzione", una freccia rivolta all'evento esterno, ma simultaneamente una freccia rivolta al mio stato interno.
La nostra prima educazione non ci dà alcun senso di discernimento tra che cosa è esterno e che cosa è interno, che cosa è pensiero e che cosa è emozione. E' l'apprendimento di un management interno che mette ordine in casa, che mette i prezzi giusti sulle merci giuste nel negozio interiore.
Se non faccio internamente questo lavoro su quello stato che chiamo ansietà, sulla condizione psicologica che la genera, gli eventi ad essa connessi si ripeteranno ancora. 

Il telefono squilla. Sto per entrare in contatto con qualcuno, con qualcosa. Dove sono? Qual'è il mio stato interiore?  Questa osservazione di me mi dà la preparazione necessaria e mi permette di prendere la decisione di rispondere o meno. E invece sollevi il ricevitore distrattamente, cullato da una falsa sicurezza, e dall'altra parte trovi un tiratore scelto dell’invisibile che ti taglia la testa. Stai attento ad ogni particolare, sii curato in ogni cosa. Che ogni tuo oggetto trasmetta il profumo del tuo essere. La semplicità, l'arrendevolezza, la purezza. Che non accada mai di lasciarti dietro tracce di povertà o disordine. In camera tieni poche cose, ben curate.
Tieni caro tutto quello che fa parte del Sogno. Il resto fuori!
Gli uomini solari sono il figliuol prodigo, sono i corpuscoli luminosi che hanno già iniziato il viaggio di ritorno verso la fonte, come cibo solare che a sua volta va a nutrire la sorgente.

Liberatevi dalle paure. Allora vedrete il mondo sorridervi continuamente perché siete voi a sorridere a voi stessi. State is Place. Il mondo rispetta il posto psicologico che hai dentro di te.

                                                  Guarda il video del Dreamers Day!



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