In
realtà la felicità dovrebbe essere la mission più alta nell' esistenza di
ciascun essere umano consapevole.
E’ la verticale che dovrebbe sovraintendere, impermeandolo, ogni nostro Sogno.E infatti, non per niente, "Il Piccolo Dreamer" di Vega Roze autrice di questo best seller che sta appassionando ed elevando a un livello superiore chiunque lo legga, ha generato in Vega l’idea del "Progetto felicità" che la sta portando nelle Scuole e nelle associazioni di mezza Italia e insieme con School for Dreamers il "Progetto felicità" è entrato anche nelle aziende.
E’ la verticale che dovrebbe sovraintendere, impermeandolo, ogni nostro Sogno.E infatti, non per niente, "Il Piccolo Dreamer" di Vega Roze autrice di questo best seller che sta appassionando ed elevando a un livello superiore chiunque lo legga, ha generato in Vega l’idea del "Progetto felicità" che la sta portando nelle Scuole e nelle associazioni di mezza Italia e insieme con School for Dreamers il "Progetto felicità" è entrato anche nelle aziende.
Correva l’anno 2011, quando il mondo di fuori non era ancora pronto, avevo scritto un articolo che aveva lo stesso titolo di questo che sto riscrivendo ora per condividerlo con tutti voi.
Pensate un po’ la magia di quello che sto per dirvi! Mio padre, mancato nel lontano 1997, di origine danese da parte di padre, mi ha trasmesso un principio tra i tanti, davvero memorabile: “Francesca abbiamo il dovere di essere felici”. Credetemi, mi sento così grata per aver avuto accesso a questa profondità! E’ come se mio Padre mi avesse dato un imprinting per sviluppare la mia direzione, il mio Sogno, sorretta da una consapevolezza che va sopra ogni altra cosa. Grazie Papà, ancora grazie!
Scopro
incredula pochi anni fa che la felicità era stata addirittura inserita
nella Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti d’America del 4
luglio del 1776. Essa sanciva un diritto mai affermato prima in
nessuna dichiarazione, proclama o carta in tutta la storia dell’uomo: il
diritto alla felicità.
Vediamo insieme cosa recita:
…”Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo governo fondato su tali principi e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al popolo meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità”.
Da allora, la parola “felicità” si è persa nelle pieghe della società come del business.
I termini “benessere psico-fisico” hanno preso il suo posto in quanto determinano obiettivi quantificabili, quindi programmabili e teoricamente più facili da raggiungere. Di quale sfera dell’uomo fa parte la felicità? La felicità appartiene alla sfera dell’Essere quindi ha a che fare con tutte le sue dimensioni, corpo, mente, spirito e alla loro armonia. La felicità è quindi uno stato d’Essere.
Vediamo insieme cosa recita:
…”Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo governo fondato su tali principi e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al popolo meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità”.
Da allora, la parola “felicità” si è persa nelle pieghe della società come del business.
I termini “benessere psico-fisico” hanno preso il suo posto in quanto determinano obiettivi quantificabili, quindi programmabili e teoricamente più facili da raggiungere. Di quale sfera dell’uomo fa parte la felicità? La felicità appartiene alla sfera dell’Essere quindi ha a che fare con tutte le sue dimensioni, corpo, mente, spirito e alla loro armonia. La felicità è quindi uno stato d’Essere.
Tornando per un attimo all’eredità di mio padre, scopro inoltre che Il Paese più felice del mondo ( World Happiness Report 2013) con i lavoratori più felici del mondo è la Danimarca, secondo i principali studi sulla soddisfazione nel posto di lavoro, è la patria dell’arbejdsglæde, cioè essere felici sul posto di lavoro. Un articolo del giornale americano Fast Company (l’autore è Alexander Kjerulf, danese, uno dei maggiori esperti mondiali della felicità sul posto di lavoro) ha analizzato 5 motivi per cui i danesi in ufficio sorridono più di tutti. 1)Hanno un orario di lavoro ragionevole. 2) Le gerarchie sono minime.3)I sussidi di disoccupazione sono generosi.4) La formazione è costante.5) il Focus sulla felicità è costante. Esiste infatti questa parola arbejdsglæde in danese perché lì da sempre si ha a cuore la felicità dei dipendenti in ufficio. Per la maggior parte dei danesi infatti un lavoro non è solo un modo per guadagnarsi da vivere, ma anche un’occasione per stare bene e divertirsi.
Ho compreso quindi da quanto lontano arrivasse il messaggio nel cuore di mio padre che me lo ha trasmesso come se fosse la cosa più normale del mondo, come se là fuori tutti lo sapessero!
Ancora una volta invece ci siamo dimenticati di ciò su cui, apparentemente, l’Umanità era già pronta centinaia di anni fa. Pensate che radicamento potente! Inserire in quella Carta il perseguimento della felicità da parte dello Stato più pragmatico al mondo! Un Sogno con basi certe, a lungo studiate dalla scienza e sancite infine in quella Carta a garanzia della Direzione assunta dal Popolo americano.
Noi di School for Dreamers sentiamo vivo in noi il compito di riportare alla luce tutto questo attraverso un programma specifico: Happy people in happy companies. Immaginiamo insieme per un momento un mondo in cui le persone che lavorano come sostenitori di un progetto aziendale (non più come dipendenti, parola che evoca un restringimento creativo, collaborativo e motivazionale) siano felici di contribuire a“ costruire una cattedrale” qualunque essa sia, in qualsivoglia campo del business. Immaginiamo l’effetto a livello individuale con i risvolti positivi sulle famiglie, gli amici e conoscenti di ciascun lavoratore e ovviamente anche ci piace immaginare gli immensi benefici di un’azienda che diventa felice perché ogni lavoratore, dal primo all’ultimo è felice! Stupendo vero? Ecco, il nostro programma Happy people in happy companies ha questo obiettivo, rimanendo fedeli al nostro percorso sull’Essere, ci avviciniamo al cuore delle aziende attraverso le Lezioni di felicità che aprono la strada e il cuore con fiducia e accoglienza più intense al programma successivo. Che bel Sogno immaginare aziende felici in cui tutti esprimano i loro talenti, in cui il sorriso e la risata regnino, dove il lavoro si possa trasformare in un gioco bellissimo di costruzione di una vita piacevole per tutti, dove i conflitti si trasformino in momenti di comprensione, di aggregazione e unione, alla fine, dove ognuno possa esprimere se stesso rispettando e amando se stesso e quindi l’altro! Vi va di condividerlo?!
So,
intimamente so, che questa è la nuova frontiera di ogni impresa, l’impresa
del nuovo paradigma dell’esistenza. Ogni azienda, dalla più piccola
alla più grande, che abbia davvero a cuore il suo successo e la sua
longevità diventa una cellula intelligente in armonia con l’Universo ed ha
quindi il compito di intraprendere questa Direzione come bene
supremo per se stessa e per tutti coloro che contribuiscono a darle
vita. E’ un grande Disegno? Si lo è! Ma ormai sappiamo che per portare
nella realtà un Sogno dobbiamo averlo prima immaginato e … mentre
lo immaginiamo si sta già manifestando con l’adesione entusiasta di ogni
azienda che ne viene in contatto! Grazie.
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