Libertà dalla identificazione con i sensi. Entrare in una sensualità
verticale, superiore, che è la psicologia.
Il tatto deve diventare consapevolezza,
attenzione.
Il gusto deve diventare stile.
L’odorato intuizione.
L’udito comprensione.
La vista diventa visione.
Veni, Vidi, Vici. La visione
che anticipa, che è già la vittoria.
“Vedere” significa riconoscere l’esistenza di livelli, che esistono
infiniti strati della realtà. Chi guarda la realtà attraverso una logica
conflittuale, vede soltanto opposti ed antagonismi. Come un selvaggio, può
capire soltanto strofinando Conoscere i
gradi, i pioli cui ogni cosa appartiene nella scala dell’essere. Vedere il
mondo attraverso questo ordine, questa gerarchia e non attraverso gli
antagonismi e la frizione degli opposti. L’uomo
verticale sfugge all’ipnosi, al sonno, ai rituali. Solo un uomo dotato di
una psicologia libera da conflitti interiori e dalla zavorra delle emozioni
negative, un uomo che ama se stesso
intensamente può essere libero. Solo un uomo che ha raggiunto l’unità dell’essere, una compattezza
interna, una integrità, una indipendenza dal mondo esterno può essere libero.
La sua logica non è più binaria, la sua mente non funziona per
contrapposizioni, la sua razionalità non è conflittuale.
La vera libertà è una libertà
psicologica.
Libertà dalla paura, dal dolore, dal dubbio. Un uomo che si libera da questa
“ombra” psicologica (the shadow) governa se stesso e gli altri e può vivere
libero sotto qualsiasi governo o regime. Questo “individuo”, che è
un’integrità, ha una morale così oggettiva, ha valori così alti, che non può
essere al servizio di una fazione.
Da alcuni anni sotto la spinta di forze epocali si sta maturando il
passaggio a un'economia più sottile che richiede uomini responsabili, pensanti,
partecipi, creativi. Le battaglie economiche negli scenari di guerra ormai
planetari della competizione globale non si vincono più con eserciti di schiavi
e di mercenari. Il lavoro dipendente si va riducendo e di fatto la nostra epoca
assiste con apprensione crescente all'aumento della disoccupazione in tutto il
mondo occidentale. E' un fenomeno ormai strutturale e secondo queste nostre
riflessioni un buon segnale del tramonto della lunga età impiegatizia e
dell'inizio di una stagione di maggiore libertà dell'uomo.
Libertà dall’identificazione
L’identificazione è la malattia dell’umanità... è la sua religione.
Identificati significa essere ipnotizzati dal mondo esterno, credere che la
soluzione possa arrivare da fuori.
Il negozio interiore.
L’uomo ha un negozio interiore, un’economia interiore fatta di costi e
ricavi, dare e avere, attività e passività. Chi non ha i prezzi giusti sui
prodotti giusti fallisce.
La School for Dreamers annuncia l’avvento di una rivoluzione individuale. La sua
missione è la preparazione dell’uomo verticale, nell’economia come nella
politica, la nascita di leaders liberi da conflitti, psicologicamente maturi,
capaci di armonizzare gli apparenti antagonismi di sempre: economia ed etica,
profitto e progresso, potere finanziario ed amore.
In tutti i tempi l’uomo ha sentito che la sua ricerca di libertà
passava attraverso la corretta gestione del proprio negozio interiore,
attraverso la capacità di educare e sublimare le sue emozioni. Atarassia era l’antica disciplina della
impertubabilità che nella filosofia di Democrito
ed in quella delle scuole postaristoteliche (epicurea, stoica, scettica)
aspirava allo stato di indifferente
serenità del saggio, di chi ha raggiunto il dominio delle proprie passioni
ed è imperturbabile di fronte alle vicende del mondo.
La moderna ricerca, nella psicologia della creatività, è arrivata a
dare un’importanza centrale al tema dell’attenzione ed ha formulato la teoria
della Doppia attenzione. Una doppia
freccia, una puntata verso l’interno, l’altra verso l’esterno. Osservo un albero
ed osservo me che osservo l’albero. Questa doppia attenzione, l’autosservazione
crea luce, porta consapevolezza, allarga gli spazi di libertà. Elimina le
pozzanghere dell’essere.
Non badare alle riforme. Bada al
riformatore.
L’uomo verticale conquista la libertà attraverso l’uscita dalla ipnosi
di massa, l’abbandono delle descrizioni collettive del mondo. Prendendo quella
direzione verso l’alto che la cristianità ha chiamato fede, egli si innalza sul piano dei sensi, della conflittualità,
della mancanza di volontà. Esce dalla condizione interna della moltitudine
degli “io”, dalla legione dei suoi desideri e pensieri contrapposti ed entra in
una più alta capacità di comprensione che gli permette di “comprimere il tempo”
e di “ricordare il futuro”..
Una politica vera deve superare
la bipolarità, sinistra e destra, e armonizzare gli opposti. Una società
veramente libera non può avere una forza che governa ed una che gli fa da
antagonista. Il conflitto è un inseguimento. Una forza insegue l’altra, al bene
segue il male, il si diventa no, la pace si alterna alla guerra, ma non c'è
creazione. Il cambiamento, la soluzione, non avviene alternando una fazione
all’altra, un partito all’altro, ma attraverso un’armonizzazione degli opposti, una terza forza capace di
imprimergli una direzione a. E questo può
avvenire soltanto internamente all’uomo.
Ognuno è convinto di avere una libertà da poter gestire. Ma gli uomini
sono prigionieri di una libertà finta, misurano i passi da un muro all’altro
della loro cella senza saperlo.
Verità e Libertà si corrispondono.. sono interconnesse... si
comunicano continuamente. La Verità va in profondità, la Libertà vola. Più si
va in profondità e più si vola. Più si sale in altezza e più si scava.
Per essere più liberi bisogna
essere più veri,
per essere più veri bisogna essere
più liberi.
Fare uno sgambetto alla meccanicità, dare
nuove direzioni al nostro essere. Andare contro il falso se stesso,
interrompere vecchie abitudini, spezzare ricorrenze e routine, cambiare modi di
pensare ripetitivi, meccanici... ribaltare schemi mentali di seconda mano,
abbandonare ipnosi collettive e tutto quanto ci spinge verso un destino di massa e chiedere in cambio una vita vera, un'avventura personale, questo significa lavorare per la propria libertà...
Prendere le armi contro i propri limiti è la più santa di tutte le guerre.
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