giovedì 21 luglio 2016

“Chiedi e ti sarà dato, cerca e troverai, bussa e ti sarà aperto” di Stefano D'Anna

La psicologia creativa studia l’essere, studia i livelli dell’essere e i cambiamenti dell’essere. L’uomo ha in sé tutti i livelli, ma non ha le chiavi di accesso, per cui è imprigionato in una fascia dell’esistenza.
Noi siamo gli artefici di tutto quello che ci accade,  nel bene e nel male. Possiamo rappresentare una linea, che è quella del “passing time”, del tempo che passa, del divenire: nella visione ordinaria non esiste altra dimensione che questa. Il segreto più grande che vi può trasmettere la scuola è che noi dobbiamo innalzare il nostro livello d’essere. Questa è la soluzione. Nel passing time non ci sono soluzioni. Quelle che sembrano tali non sono altro che il rinvio del problema a un altro tempo e a un altro luogo. La vera soluzione è un fatto evolutivo. La linea del passing time è l’unica che l’uomo ordinario riconosce, è la vita nella visione ordinaria. Se noi non sapremo che tutto quello che ci accade è stato a lungo preparato nel nostro essere, ci troveremo di fronte a quello che si chiama “improvviso”.


Dobbiamo fare il salto dalla psicologia orizzontale alla psicologia verticale, che non è più fatta di dilemmi, non vede più solo la cosa in sé, ma il livello che ne determina il verificarsi. 
Se cambiamo il livello quella cosa non si verificherà o si verificherà in modo diverso. Allora, c’è una verticale a questo mondo, che è fatta di livelli. Nel passing time non è permesso il sorpasso; noi abbiamo invece possibilità straordinarie nella linea dell’essere, possiamo fare un passaggio, e un millimetro fatto qui cambia tutta la linea degli eventi. Ma che cosa può essere un millimetro nell’essere, concretamente? Dovete immaginare il livello dell’essere come se fosse una prigione; si può fare soltanto quello che è permesso all’interno di quel cerchio di mura. Quando incontriamo un uomo a un livello diverso d’essere, come facciamo a sapere se è un superiore o un inferiore? Come facciamo a sapere chi è avanti e chi è indietro? Chi è superiore nota i dettagli.
Per noi l’incontro con un superiore avviene come in un alone, in cui noi non riusciamo a ricordare i dettagli. Incontrare un superiore è però una grande opportunità, perché ci permette di fare anche noi quel passaggio, attraverso proprio il chiarimento di alcuni dettagli. Se noi facciamo quel lavoro di costringerci a vedere i dettagli è come se noi rubassimo quel livello. Naturalmente è un gioco pericoloso, perché normalmente il superiore in questa operazione dovrebbe immediatamente rimettervi al vostro posto, si accorge di questo vostro tentativo di occupare questa fascia e vi rimette dove dovete stare. Questo se è un guardiano attento della sua fascia; se non lo è, permetterà a voi di arrivare ad occupare la sua posizione, di spodestarlo o di diventare un pari.
Non so se riuscite ad entrare in questo: due uomini si incontrano, e in questo incontro uno ha la visione nitida di tutti i dettagli, ha in un colpo d’occhio tutti gli elementi essenziali per il riconoscimento di un livello d’essere; l’altro invece ha una visione come offuscata, ovattata, non nitida della situazione. Quando incontrate un uomo di un livello, tutto è perfettamente allineato, armonizzato con quel livello; se così non fosse, siamo di fronte a uno che sta occupando quella posizione in modo arbitrario, e qualcosa arriverà. L’attenzione ai dettagli è fondamentale.
So che molti di voi si pongono una domanda: “come faccio ad ottenere quello che voglio? E’ possibile desiderare intensamente qualcosa e ottenerlo?” Noi abbiamo detto che tutto quello che sogniamo è la realtà, perché la realtà è la proiezione del sogno, la realtà è il sogno trasferito nel passing time. Quando quel sogno viene meno, questo mondo scompare. Tutto quello che è visibile, tutto quello che ci appare concreto in realtà è frutto di una cosa invisibile.

Chiedi e ti sarà dato, cerca e troverai, bussa e ti sarà aperto



Questa è la risposta che cerchiamo: non è lo stesso che dire “ogni sogno si realizza”? Tutto quello che voi sognate si realizzerà; ma l’importante è capire che cos’è un sogno, perché altrimenti lo potremmo confondere con una “wishful thing”. E qui torniamo al potere del dettaglio: tutto quello che io vedo e immagino nei minimi dettagli è il mio sogno; tutto quello che invece non riesco a vedere nei dettagli è una fantasia che lascia il tempo che trova. Il sogno trova la strada per realizzarsi, nasceranno una serie di combinazioni, di opportunità, di fatti che nessuno poteva prevedere e che permettono al sogno di realizzarsi. Ma il sogno lo dovete formulare voi. Il sogno, per realizzarsi, deve corrispondere veramente al nostro essere, e perciò l’essere è l’avere ed è il fare. Noi potremo realizzare, fare ed avere (ed anche sognare!) soltanto quello che corrisponde al nostro livello d’essere: il sistema è perfetto. E’ necessario quindi SOGNARE CONCRETAMENTE: cosa significa? Significa creare qualche cosa che diventerà realtà, nei minimi dettagli, così come voi l’avete concepito.
Com’è che noi ci facciamo dei danni? Quando inquiniamo il nostro sogno, e lo inquiniamo con le paure, con le preoccupazioni, con i dubbi ecc. Che cosa significa chiedere? Noi possiamo chiedere soltanto a noi stessi, non c’è nessuno dal di fuori che ci può dare. Noi dobbiamo fare un sogno di bellezza, un sogno di verità, un sogno di prosperità e difenderlo con tutte le nostre capacità. L’umanità fa soltanto sogni di sciagura, che puntualmente si verificano; allo stesso modo si verificano tutti i sogni di bellezza. L’arte infatti è sempre stata, e lo sarà sempre di più, il ponte tra il passing time e il sogno. 
L’economia è l’ombra proiettata su uno schermo, quindi tutti gli sforzi di modificare l’economia toccando le ombre sono inutili; quello che bisogna cambiare è il proiettore, ovvero l’uomo e la sua psicologia. Appena noi facciamo quel passaggio il mondo si trasforma. Questa è una rivoluzione che può fare soltanto l’individuo; il passaggio si ha con l’eliminazione della paura, con la riduzione di tutta la zavorra che voi ormai conoscete. Se l’uomo fosse così veloce, così preparato da poter spostare il proprio livello d’essere rapidamente, improvvisamente addirittura scomparirebbe anche la situazione fisica. Il rovesciamento di una nostra situazione interna immediatamente deve trasformare quella esterna. L’umanità ha fatto i suoi progressi per merito di pochi uomini che hanno saputo sognare, sostenere, illuminare il proprio sogno, mantenerlo contro ogni attacco.


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                                                                  LEGGI: "LA SCUOLA DEGLI DEI" DI STEFANO D'ANNA




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