Giorno dopo giorno guadagnavo fiato e velocità; e con questi, un po’ di leggerezza nell’Essere. Arrivai così ad amare quello sforzo e a benedirlo dentro. Continuai il lavoro anche nelle altre direzioni che il Dreamer mi aveva indicato, cercando di applicare i Suoi princìpi alla mia vita per
quanto mi era possibile.
Non poche volte li fraintesi, e spesso li disattesi. Per un periodo di tempo mi esercitai in alcuni sport estremi nella convinzione di poter rafforzare il coraggio, la fiducia in me stesso.
“Non cercare certezze fuori o negli occhi degli altri. Non fingerti coraggioso – mi avrebbe detto un giorno il Dreamer – Il vero coraggio è la vittoria sulla propria menzogna. Lascia questi sport e le imprese temerari a chi ama le proprie paure, a chi ne dipende. Essi servono solo a rafforzarle.
Qualcuno bugiardo come te, ora ha la vita sospesa a un polmone d’acciaio.”
Immediatamente il pensiero corse a A.F., l’esploratore italiano le cui imprese temerarie mi avevano affascinato e che avevo conosciuto personalmente. Ricordo che, mesi prima dell’incidente il Dreamer
mi aveva detto che sarebbe stato ucciso dalla sua bugia, per essersi confrontato con false sfide invece di affrontare i mostri interni.
"HO SOGNATO UNA RIVOLUZIONE INDIVIDUALE. CAPACE DI CAPOVOLGERE I PARADIGMI MENTALI DELLA VECCHIA UMANITA' E LIBERARLA PER SEMPRE DAL DUBBIO, DALLA PAURA E DAL DOLORE."
martedì 30 settembre 2014
lunedì 22 settembre 2014
"Il passato è polvere." di Stefano D'anna
Sin dall’infanzia ci portiamo dietro un timore reverenziale per la storia, per i tempi andati e per il passato in generale. In tutte le scuole del mondo, quasi per effetto di una cospirazione planetaria, i curricula scolastici impongono una materia obbligatoria il cui scopo è quello di mantenere viva la memoria di tutte le guerre, rivoluzioni, massacri e ogni sorta di malvagità perpetrata da uomini nei confronti di altri uomini, fazioni contro altre fazioni, nazioni contro altre nazioni. I conflitti, altro non sono che l’effetto della mente conflittuale dell’uomo, nonché del suo istinto predatorio che la Storia contrabbanda come sete di libertà, giustizia, pace, eguaglianza e, troppo spesso, giustifica nel nome di Dio.
So che la maggior parte delle persone, nel tentativo di salvare alcuni brandelli della vecchia visione, obietterebbero che senza queste memorie non potremmo evitare di commettere di nuovo gli stessi errori del passato. E allora, se veramente impariamo dalla storia, cosa pensare della seconda guerra mondiale che segue a ruota la prima ripresentando gli stessi orrori in meno di una generazione. In realtà, la storia dell’uomo altro non è che il racconto di una visione criminale, la materiale proieazione della sua parte più vile. Far studiare e obbligare i giovani a memorizzare questa serie infinita di crimini, come difatti tutte le scuole del mondo insistono nel fare, serve solo ad inquinare le nostre menti – e in particolare quelle dei più giovani.
So che la maggior parte delle persone, nel tentativo di salvare alcuni brandelli della vecchia visione, obietterebbero che senza queste memorie non potremmo evitare di commettere di nuovo gli stessi errori del passato. E allora, se veramente impariamo dalla storia, cosa pensare della seconda guerra mondiale che segue a ruota la prima ripresentando gli stessi orrori in meno di una generazione. In realtà, la storia dell’uomo altro non è che il racconto di una visione criminale, la materiale proieazione della sua parte più vile. Far studiare e obbligare i giovani a memorizzare questa serie infinita di crimini, come difatti tutte le scuole del mondo insistono nel fare, serve solo ad inquinare le nostre menti – e in particolare quelle dei più giovani.
mercoledì 17 settembre 2014
"Less is more" di Stefano D'Anna
Esiste una via d’uscita dal labirinto, un modo per evadere dalla prigione dell’angoscia
metafisica e del moderno senso di disperazione in cui ci siamo incarcerati
da noi stessi. Questa via è viaggiare leggeri, liberarsi dal super fluo. Perché less is more.
Credo che tra i diritti naturali e inalienabili dell’uomo, assieme a quelli sanciti dalla Dichiarazione d’Indipendenza del 1776, il diritto alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità vada indicato più specificamente il diritto alla gioia, al godimento dell’esistenza quale diritto di nascita di ogni essere umano. In questo articolo ho raccolto alcune idee che possono aiutarci a riportare nella nostra vita la joie
de vivre. Prima tra tutte quella di viaggiare leggeri, liberandoci dal superfluo. La mia prima riflessione si basa sull’osservazione che la nostra vita somiglia sempre più a un negozio ingombro di troppi articoli. A guardare più da vicino scopriamo che non solo essi sono eccessivi in quantità e numero ma anche che i loro prezzi sono stati assegnati a casaccio: gli oggetti di maggior valore si svendono e per contro la paccottiglia ha prezzi ridicolmente alti. Portando attenzione, entrando in ogni angolo della nostra vita, è possibile fare un inventario di cosa è necessario e cosa non lo è, e scoprire quanto superfluo si sia affastellato in anni di disattenzione e quanta zavorra fisica ed emozionale stia appesantendo la nostra esistenza.
metafisica e del moderno senso di disperazione in cui ci siamo incarcerati
da noi stessi. Questa via è viaggiare leggeri, liberarsi dal super fluo. Perché less is more.
Credo che tra i diritti naturali e inalienabili dell’uomo, assieme a quelli sanciti dalla Dichiarazione d’Indipendenza del 1776, il diritto alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità vada indicato più specificamente il diritto alla gioia, al godimento dell’esistenza quale diritto di nascita di ogni essere umano. In questo articolo ho raccolto alcune idee che possono aiutarci a riportare nella nostra vita la joie
de vivre. Prima tra tutte quella di viaggiare leggeri, liberandoci dal superfluo. La mia prima riflessione si basa sull’osservazione che la nostra vita somiglia sempre più a un negozio ingombro di troppi articoli. A guardare più da vicino scopriamo che non solo essi sono eccessivi in quantità e numero ma anche che i loro prezzi sono stati assegnati a casaccio: gli oggetti di maggior valore si svendono e per contro la paccottiglia ha prezzi ridicolmente alti. Portando attenzione, entrando in ogni angolo della nostra vita, è possibile fare un inventario di cosa è necessario e cosa non lo è, e scoprire quanto superfluo si sia affastellato in anni di disattenzione e quanta zavorra fisica ed emozionale stia appesantendo la nostra esistenza.
sabato 13 settembre 2014
"Al mio lettore sconosciuto" di Stefano D'Anna
"Al mio lettore sconosciuto.
Goditi la lettura e applica i principi del Dreamer alla tua vita"
Stefano D'Anna
Questo è il messaggio che Stefano D'Anna ci ha donato prima di scegliere di uscire dal Tempo e seguirci da un'altra dimensione. Grazie Prof. per averci insegnato a sognare, a fare della nostra vita un capolavoro. Eternamente riconoscenti, con Amore, porteremo avanti il tuo Sogno sulle tracce della mappa che ci hai lasciato.
Carimate-lunedì 15 settembre, ore 15- Chiesa San Giorgio, Piazza Castello
sabato 6 settembre 2014
"Thinking is Destiny" di Stefano D'Anna
«Se l’uomo potesse riconoscere il potere creativo del proprio pensiero, e perseguire la bellezza e l’armonia con la stessa determinazione e per tanti anni quanti ne ha dedicati alla povertà e alla sofferenza, potrebbe trasformare il passato e il proprio destino. Il mondo sarebbe un paradiso terrestre.»
Sentii l’eternità palpitare dietro queste parole. Aspirato il tempo dall’equazione tra visione e realtà, stati ed eventi, essere ed avere, si mostrava la natura indivisibile degli opposti, l’unità nascosta dietro ogni apparente conflittualità.
«Se i pensieri di un uomo creano il suo universo, la sua realtà personale, come può cambiarli?»
Sentii l’eternità palpitare dietro queste parole. Aspirato il tempo dall’equazione tra visione e realtà, stati ed eventi, essere ed avere, si mostrava la natura indivisibile degli opposti, l’unità nascosta dietro ogni apparente conflittualità.
«Se i pensieri di un uomo creano il suo universo, la sua realtà personale, come può cambiarli?»
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