Il mondo che percepiamo è un’illusione, è
stato creato da una descrizione che ci fu raccontata fin dal momento della
nostra nascita; siamo nati con due anelli di potere ma ne usiamo solo uno per
creare il mondo. Quell’anello che ci è stato infilato subito dopo la nascita è
la ragione, e si accompagna al parlare: tutte e due insieme elaborano e
conservano il mondo. Dunque in questa stanza il mondo che la vostra ragione
vuol mantenere è il mondo creato da una disposizione e dalle sue leggi
dogmatiche ed inviolabili che la ragione impara ad accettare ed a difendere. Il
segreto degli esseri luminosi è che essi possiedono un altro anello di potere
mai usato, la volontà; il trucco del guerriero è lo stesso dell’uomo comune:
entrambi hanno una disposizione, l’uomo comune la sostiene con la sua ragione,
l’altro, il guerriero, la sostiene con la sua volontà. Entrambe le disposizioni
hanno le loro leggi, ma il vantaggio del guerriero sta nel fatto che la volontà
inghiotte tutte le ragioni.
Noi
nasciamo integri, quindi non stiamo andando verso qualche cosa che ci è
sconosciuta: stiamo andando verso il mondo del bambino. Dobbiamo riprendere quell’anello
che abbiamo perduto.
Noi
dobbiamo vivere in modo doloroso perché il dolore ci aiuta a crescere; non sono
la gioia e la felicità che ci aiutano a crescere, ma è il dolore, sono le
esperienze brutte. Noi con questo sistema abbiamo giustificato l’esistenza qui,
un’esistenza di dolore, di sofferenza, di scarsità; stiamo giustificando perché
il mondo, e quindi l’economia che è un riflesso di questo modo di pensare, non
è riuscito ancora a mettere insieme un piatto caldo per tutto il pianeta. Noi abbiamo
un’economia fallimentare che, pur con tutte le nostre capacità tecnologiche, è
un mondo diviso, e voi potete dargli tutte le ricchezze, tutti gli strumenti,
tutta la tecnologia, ma non riesce in questo. Basterebbero centomila persone
addette all’agricoltura per sfamare tutto il pianeta, bastano soltanto gli
Stati Uniti per dar da mangiare a tutto il pianeta, ed abbiamo tutti i mezzi
per distribuirlo ecc. ecc.; però animalescamente c’è una parte di umanità che
deve passare attraverso la fame, gli eccidi, gli stermini, la guerra, le
distruzioni per fare questo viaggio verso l’integrità. Tutti stanno andando lì:
noi possiamo soltanto augurarci di aver fatto abbastanza sforzi e sacrifici,
sia individualmente che come società, per intraprendere questa strada con
minore crudeltà.
La ragione
si deve indebolire, la prossima età è un indebolimento della ragione. Il mondo
prende la forma dei nostri tempi: se quello è il nostro modo di pensare, quella
è la nostra economia, quella è la nostra società. Noi abbiamo questa economia,
questa società, con tutti i conflitti e con tutti gli orrori che vediamo
tutti i giorni, perché noi abbiamo quel modo di pensare conflittuale fatto di
sì e di no, fatto di cose che vogliamo e non vogliamo, e non nutrito da valori
immutabili, che devono essere quelli che arricchiscono l’essere, il quale a sua
volta permette di fare e permette di avere. Praticamente la vera difficoltà per
passare da qui a qui è che dovete fare esattamente il contrario di quello che
vi è stato insegnato fino ad ora.
Vi è
un’impeccabilità che quando si possiede, quando si è raggiunta è ricchezza
vera. Allora voi prendete tutto quello che vi ha detto questo mondo e
rovesciatelo. Non ci sono segreti, tutto è già stato detto, scritto e ripetuto;
Socrate ha preferito morire pur di mandare un messaggio in bottiglia che è
giunto a noi attraverso i secoli: c’è una strada che porta a un grado
superiore. Neanche la vita è più importante rispetto a questa cosa, è un mondo
straordinario, meraviglioso, un mondo ricco, il mondo della indipendenza.
Questo è un mondo della dipendenza, c’è sempre bisogno di qualcuno. Avere
integrità spaventa, un uomo veramente integro diventa troppo rigido, non riesce
a cogliere le opportunità, si farebbe sfuggire di mano magari una possibilità.
Un uomo non può dirvi niente, a meno che non abbia già scoperto l’altra
dimensione, per dire “Ti dico qualcosa che ti permette di passare”. Integrità
significa nutrirsi di questi valori, diventare giusti, incorruttibili.
In realtà
sta accadendo qualcosa di nuovo in questo mondo; lo scoprire che c’è una
dimensione interiore che produce ricchezza ci deve far cominciare a capire che
non è possibile avere creatività in presenza di emozioni negative, cioè
un’organizzazione che ha eccessive emozioni negative non può essere creativa.
Un mondo di paura poteva andar bene in un mondo terroristico di produzione su
catena di montaggio dell’uomo-scimmia, ma non va più bene nel mondo
post-industriale dove l’uomo deve esprimere una carriera. Ecco perché siamo
spinti verso “the age of joblessness”, e ci arriveremo non per convinzione, ma
costretti; noi dovremmo essere la piccola porzione dell’umanità che arriverà
all’appuntamento pronta, e se dovrà non lavorare saprà che c’è sempre un grande
lavoro da fare: sarà quello di sognare, cosa che non potranno fare le macchine
né i computer. Quindi l’uomo vero ha questa professione che è quella di
sognare; se non avessimo avuto quei pochi, grandi sognatori non avremmo potuto
fare nulla.
L’economia
sta diventando sempre più sottile: mentre per noi prima l’economia era spaccare
le pietre, scavare il carbone, “mungere” energia dai fiumi, quando conosceremo
un’energia più pulita, più potente, faremo dei passaggi e questi passaggi sono
legati al nostro pensare. Un’umanità che pensa male deve avere questo mondo,
per cui bisogna migliorare il modo di sentire dell’umanità. Quando cambieremo
il modo di sentire e di pensare accadranno delle cose meravigliose.
Mettiamo
per esempio un uomo che improvvisamente percepisce la dignità, l’indipendenza,
valori grandi: allora ci sono condizioni che non può accettare più. Se leggete
“Uno, Nessuno e Centomila” di Pirandello, quest’uomo che si vede nello specchio
ed osserva quel tale, quando comincia a capire anche la più piccola cosa di sé,
tutto il suo mondo deve cambiare. Ecco dov’è la meraviglia: noi abbiamo una
grande capacità di azione, perché appena modifichiamo la cosa più piccola di
noi, veramente intenzionalmente, stiamo modificando tutto; e bisogna avere il
coraggio di farlo, perché potrebbe cambiare un rapporto, potremmo perdere una
persona apparentemente cara, potremmo modificare i nostri rapporti con la
famiglia. E’ apparentemente doloroso, ma vi assicuro che nulla è più pericoloso
di essere ignoranti, è la condizione più dolorosa del mondo.
Soprattutto
dovremmo affrontare prove terribili come le sta affrontando l’umanità
inferiore, l’umanità più bassa; andate a guardare cosa accade nelle foreste,
nelle giungle, nei villaggi tribali: troveremo un’umanità che sta avanzando
millimetro per millimetro con uccisioni, eccidi, guerre civili, crudeltà di
ogni ordine e tipo; un’umanità animalesca che deve fare dei passaggi e li può
fare soltanto attraverso questo tritacarne della storia. Poi c’è un’umanità che
ha già raggiunto altri livelli, più sottile, che attraverso l’arte, attraverso
la ricerca scientifica, attraverso l’applicazione, attraverso lo studio,
attraverso la religione, sta facendo un’altra strada. Però è la strada che
stavamo facendo tutti; si sta formando un’umanità piramidale che sta puntando
verso una direzione.
La grande
scoperta della scuola è che stiamo andando tutti verso una cosa che si chiama
integrità, e dove l’individuo ha le sue capacità; la massa ci arriverà in
centinaia di anni, l’individuo ci può arrivare in “no time”, cioè non ci sono
limiti, potrebbe arrivarci adesso. Sapendo che ogni mia azione, ogni movimento,
ogni pensiero, ogni sensazione sta praticamente o migliorandomi o
peggiorandomi, non c’è via di mezzo. Voi vivete in mezzo ad un livello di
bestialità da cui che cosa può nascere? Che messaggio può arrivare? Esattamente
quello che passa tra l’essere e il biscotto. Parliamo sempre di essere, però la
trasformazione che avviene sul piano è la stessa cosa che parlare del cubo e
poi vederlo rappresentato sulla superficie. Stiamo quasi apparentemente
parlando della stessa cosa; il Cristianesimo diventa l’Inquisizione: ora, lo
stesso Cristianesimo che insegna “ama il prossimo tuo” perseguita le streghe,
l’eretismo, quindi questo ci deve far riflettere. Io non dico di prendere tutto
questo per oro colato, di accettare immediatamente tutto: riflettiamo su tutto.
Vediamo
dove sta andando veramente il mondo, se sta andando verso questa integrità, se
sta premiando gli uomini integri in qualunque modo e forma: nella vita privata,
nella vita affettiva, nella ricchezza personale; se questo sta accadendo
dovremmo essere dei pazzi per cercare altre strade che non siano queste.
L’invito della scuola è quello di fare questo passaggio, che ci richiederà
l’abbandono di tutto quello in cui abbiamo creduto; come nei grandi miti
dell’antichità, ogni volta che volevamo conquistare qualche cosa dovevamo
abbandonare tutto. Anche evangelicamente si dice che non possiamo mettere vino
nuovo in otri vecchi, che non è possibile attaccare una toppa in un abito
logoro, ma in effetti il tentativo dei Greci di vincere Troia è passato
attraverso il sacrificio di più gente, e quando Abramo cerca di fondare questa
nuova specie, questa nuova genìa, gli si chiede di sacrificare Isacco: non lo
deve fare, ma deve essere pronto a questo sacrificio. C’è una parte vecchia di
noi che se ne deve andare; in quel passaggio lì probabilmente la cosa più
difficile, più dolorosa, è di abbandonare una parte di noi, tante cose in cui
abbiamo creduto, vecchie idee, vecchi approcci, vecchie convinzioni, pregiudizi
dovranno essere tagliati. Quindi piuttosto che aggiungere, in quel mondo noi
entreremo abbandonando parecchie cose, questo ci condurrà inevitabilmente all'integrità.