mercoledì 25 maggio 2016

IL SEGRETO DEGLI ESSERI LUMINOSI di Stefano D'Anna



Il mondo che percepiamo è un’illusione, è stato creato da una descrizione che ci fu raccontata fin dal momento della nostra nascita; siamo nati con due anelli di potere ma ne usiamo solo uno per creare il mondo. Quell’anello che ci è stato infilato subito dopo la nascita è la ragione, e si accompagna al parlare: tutte e due insieme elaborano e conservano il mondo. Dunque in questa stanza il mondo che la vostra ragione vuol mantenere è il mondo creato da una disposizione e dalle sue leggi dogmatiche ed inviolabili che la ragione impara ad accettare ed a difendere. Il segreto degli esseri luminosi è che essi possiedono un altro anello di potere mai usato, la volontà; il trucco del guerriero è lo stesso dell’uomo comune: entrambi hanno una disposizione, l’uomo comune la sostiene con la sua ragione, l’altro, il guerriero, la sostiene con la sua volontà. Entrambe le disposizioni hanno le loro leggi, ma il vantaggio del guerriero sta nel fatto che la volontà inghiotte tutte le ragioni.

Noi nasciamo integri, quindi non stiamo andando verso qualche cosa che ci è sconosciuta: stiamo andando verso il mondo del bambino. Dobbiamo riprendere quell’anello che abbiamo perduto.
Noi dobbiamo vivere in modo doloroso perché il dolore ci aiuta a crescere; non sono la gioia e la felicità che ci aiutano a crescere, ma è il dolore, sono le esperienze brutte. Noi con questo sistema abbiamo giustificato l’esistenza qui, un’esistenza di dolore, di sofferenza, di scarsità; stiamo giustificando perché il mondo, e quindi l’economia che è un riflesso di questo modo di pensare, non è riuscito ancora a mettere insieme un piatto caldo per tutto il pianeta. Noi abbiamo un’economia fallimentare che, pur con tutte le nostre capacità tecnologiche, è un mondo diviso, e voi potete dargli tutte le ricchezze, tutti gli strumenti, tutta la tecnologia, ma non riesce in questo. Basterebbero centomila persone addette all’agricoltura per sfamare tutto il pianeta, bastano soltanto gli Stati Uniti per dar da mangiare a tutto il pianeta, ed abbiamo tutti i mezzi per distribuirlo ecc. ecc.; però animalescamente c’è una parte di umanità che deve passare attraverso la fame, gli eccidi, gli stermini, la guerra, le distruzioni per fare questo viaggio verso l’integrità. Tutti stanno andando lì: noi possiamo soltanto augurarci di aver fatto abbastanza sforzi e sacrifici, sia individualmente che come società, per intraprendere questa strada con minore crudeltà.


La ragione si deve indebolire, la prossima età è un indebolimento della ragione. Il mondo prende la forma dei nostri tempi: se quello è il nostro modo di pensare, quella è la nostra economia, quella è la nostra società. Noi abbiamo questa economia, questa società, con tutti i conflitti e con tutti gli orrori che vediamo tutti i giorni, perché noi abbiamo quel modo di pensare conflittuale fatto di sì e di no, fatto di cose che vogliamo e non vogliamo, e non nutrito da valori immutabili, che devono essere quelli che arricchiscono l’essere, il quale a sua volta permette di fare e permette di avere. Praticamente la vera difficoltà per passare da qui a qui è che dovete fare esattamente il contrario di quello che vi è stato insegnato fino ad ora.
Vi è un’impeccabilità che quando si possiede, quando si è raggiunta è ricchezza vera. Allora voi prendete tutto quello che vi ha detto questo mondo e rovesciatelo. Non ci sono segreti, tutto è già stato detto, scritto e ripetuto; Socrate ha preferito morire pur di mandare un messaggio in bottiglia che è giunto a noi attraverso i secoli: c’è una strada che porta a un grado superiore. Neanche la vita è più importante rispetto a questa cosa, è un mondo straordinario, meraviglioso, un mondo ricco, il mondo della indipendenza. Questo è un mondo della dipendenza, c’è sempre bisogno di qualcuno. Avere integrità spaventa, un uomo veramente integro diventa troppo rigido, non riesce a cogliere le opportunità, si farebbe sfuggire di mano magari una possibilità. Un uomo non può dirvi niente, a meno che non abbia già scoperto l’altra dimensione, per dire “Ti dico qualcosa che ti permette di passare”. Integrità significa nutrirsi di questi valori, diventare giusti, incorruttibili.
In realtà sta accadendo qualcosa di nuovo in questo mondo; lo scoprire che c’è una dimensione interiore che produce ricchezza ci deve far cominciare a capire che non è possibile avere creatività in presenza di emozioni negative, cioè un’organizzazione che ha eccessive emozioni negative non può essere creativa. Un mondo di paura poteva andar bene in un mondo terroristico di produzione su catena di montaggio dell’uomo-scimmia, ma non va più bene nel mondo post-industriale dove l’uomo deve esprimere una carriera. Ecco perché siamo spinti verso “the age of joblessness”, e ci arriveremo non per convinzione, ma costretti; noi dovremmo essere la piccola porzione dell’umanità che arriverà all’appuntamento pronta, e se dovrà non lavorare saprà che c’è sempre un grande lavoro da fare: sarà quello di sognare, cosa che non potranno fare le macchine né i computer. Quindi l’uomo vero ha questa professione che è quella di sognare; se non avessimo avuto quei pochi, grandi sognatori non avremmo potuto fare nulla.
L’economia sta diventando sempre più sottile: mentre per noi prima l’economia era spaccare le pietre, scavare il carbone, “mungere” energia dai fiumi, quando conosceremo un’energia più pulita, più potente, faremo dei passaggi e questi passaggi sono legati al nostro pensare. Un’umanità che pensa male deve avere questo mondo, per cui bisogna migliorare il modo di sentire dell’umanità. Quando cambieremo il modo di sentire e di pensare accadranno delle cose meravigliose.
Mettiamo per esempio un uomo che improvvisamente percepisce la dignità, l’indipendenza, valori grandi: allora ci sono condizioni che non può accettare più. Se leggete “Uno, Nessuno e Centomila” di Pirandello, quest’uomo che si vede nello specchio ed osserva quel tale, quando comincia a capire anche la più piccola cosa di sé, tutto il suo mondo deve cambiare. Ecco dov’è la meraviglia: noi abbiamo una grande capacità di azione, perché appena modifichiamo la cosa più piccola di noi, veramente intenzionalmente, stiamo modificando tutto; e bisogna avere il coraggio di farlo, perché potrebbe cambiare un rapporto, potremmo perdere una persona apparentemente cara, potremmo modificare i nostri rapporti con la famiglia. E’ apparentemente doloroso, ma vi assicuro che nulla è più pericoloso di essere ignoranti, è la condizione più dolorosa del mondo.
Soprattutto dovremmo affrontare prove terribili come le sta affrontando l’umanità inferiore, l’umanità più bassa; andate a guardare cosa accade nelle foreste, nelle giungle, nei villaggi tribali: troveremo un’umanità che sta avanzando millimetro per millimetro con uccisioni, eccidi, guerre civili, crudeltà di ogni ordine e tipo; un’umanità animalesca che deve fare dei passaggi e li può fare soltanto attraverso questo tritacarne della storia. Poi c’è un’umanità che ha già raggiunto altri livelli, più sottile, che attraverso l’arte, attraverso la ricerca scientifica, attraverso l’applicazione, attraverso lo studio, attraverso la religione, sta facendo un’altra strada. Però è la strada che stavamo facendo tutti; si sta formando un’umanità piramidale che sta puntando verso una direzione.


La grande scoperta della scuola è che stiamo andando tutti verso una cosa che si chiama integrità, e dove l’individuo ha le sue capacità; la massa ci arriverà in centinaia di anni, l’individuo ci può arrivare in “no time”, cioè non ci sono limiti, potrebbe arrivarci adesso. Sapendo che ogni mia azione, ogni movimento, ogni pensiero, ogni sensazione sta praticamente o migliorandomi o peggiorandomi, non c’è via di mezzo. Voi vivete in mezzo ad un livello di bestialità da cui che cosa può nascere? Che messaggio può arrivare? Esattamente quello che passa tra l’essere e il biscotto. Parliamo sempre di essere, però la trasformazione che avviene sul piano è la stessa cosa che parlare del cubo e poi vederlo rappresentato sulla superficie. Stiamo quasi apparentemente parlando della stessa cosa; il Cristianesimo diventa l’Inquisizione: ora, lo stesso Cristianesimo che insegna “ama il prossimo tuo” perseguita le streghe, l’eretismo, quindi questo ci deve far riflettere. Io non dico di prendere tutto questo per oro colato, di accettare immediatamente tutto: riflettiamo su tutto.
Vediamo dove sta andando veramente il mondo, se sta andando verso questa integrità, se sta premiando gli uomini integri in qualunque modo e forma: nella vita privata, nella vita affettiva, nella ricchezza personale; se questo sta accadendo dovremmo essere dei pazzi per cercare altre strade che non siano queste. L’invito della scuola è quello di fare questo passaggio, che ci richiederà l’abbandono di tutto quello in cui abbiamo creduto; come nei grandi miti dell’antichità, ogni volta che volevamo conquistare qualche cosa dovevamo abbandonare tutto. Anche evangelicamente si dice che non possiamo mettere vino nuovo in otri vecchi, che non è possibile attaccare una toppa in un abito logoro, ma in effetti il tentativo dei Greci di vincere Troia è passato attraverso il sacrificio di più gente, e quando Abramo cerca di fondare questa nuova specie, questa nuova genìa, gli si chiede di sacrificare Isacco: non lo deve fare, ma deve essere pronto a questo sacrificio. C’è una parte vecchia di noi che se ne deve andare; in quel passaggio lì probabilmente la cosa più difficile, più dolorosa, è di abbandonare una parte di noi, tante cose in cui abbiamo creduto, vecchie idee, vecchi approcci, vecchie convinzioni, pregiudizi dovranno essere tagliati. Quindi piuttosto che aggiungere, in quel mondo noi entreremo abbandonando parecchie cose, questo ci condurrà inevitabilmente all'integrità.






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