Questo libro racconta della mia carriera d’imprenditore che ha avuto il suo
culmine nel portare un’impresa, acquistata in condizioni fallimentari, alla
posizione di leader assoluto nel suo settore. Questo libro vuole ispirare
futuri e presenti filosofi d’azione.
Ricordo che fin da bambino mi sono chiesto e ho cercato di spiegarmi da
dove venivo, quale fosse lo scopo della mia vita, che cosa o chi fosse Dio e
altre domande di questa portata.
Crescendo, ho continuato a interrogare i miei insegnanti, gli adulti che
avevo intorno, i familiari, gli anziani e a cercare nei libri che leggevo senza
sosta quelle risposte che nessuno sapeva darmi in modo soddisfacente.
E quando ponevo le mie difficili questioni, un passo delle sacre scritture,
quello che imponeva: “Abbi fede e non porti domande”, era spesso lo schermo
dietro cui nascondevano la loro incapacità a rispondermi. Un’affermazione
inaccettabile quanto illogica.
Ero ancora un ragazzo quando presi la decisione che avrebbe fatto di me un
pensatore indipendente e che mi avrebbe aiutato per tutta la vita a nutrire una
mente inquisitiva, incline alla ribellione. Presi le distanze da tutto quello
che mi era stato insegnato.
Non importava se arrivasse dalla scienza, dalla tradizione, da convinzioni
religiose o semplicemente dalla rassegnata attitudine, così diffusa, di chi
dice: “Questo è il modo in cui le cose si sono sempre fatte.”
Sin dal giorno della nostra nascita, siamo stati
indottrinati da sistemi di valori e credenze, da schemi mentali, regole e
standard, che hanno fornito i parametri di giudizio attraverso cui abbiamo
valutato persone e circostanze e che hanno guidato le nostre esistenze.
Ben presto, mi sono accorto che quanti mi
circondavano, per ignoranza o paura o per l’intenzione di esercitare un
controllo sulle mie azioni che mi uniformasse agli altri, non mi presentavano
il mondo reale ma una sua descrizione ipnotica, deformata da pregiudizi e
superstizioni.
Per quanto assurdo, sembrava quasi che tutta questa
gente si sarebbe sentita meglio se mi avesse visto annaspare in un mare
d’incertezza e di dubbi.
Fu così che mi ribellai a un sistema precostituito,
apparentemente logico e ben ordinato, ma in realtà morto, e mi misi a pensare
in proprio. Decisi che avrei dedicato la mia vita, la mia e non quella di
qualcun altro, a fare solo quello che amo, ispirato dalla passione, non dalla
paura. E sviluppai un mio sistema di valori.
Vedevo familiari e rispettabili vicini andare in
chiesa ogni domenica, non perché amassero il loro dio ma per la paura
superstiziosa di morire e finire all’inferno.
Notavo che queste stesse persone da lunedì a sabato
non mostravano un contegno coerente con lo spirito religioso ostentato la
domenica. Non li muoveva la bellezza del divino, né il preteso infinito amore
verso dio, ma solo il timore della sua collera.
Nella loro mentalità, bastava poi andare in chiesa e
offrire un obolo per sentirsi assolti. Ce n’era abbastanza da creare confusione
nella mente di un giovane.
Quando riuscii a liberarmi da paure e superstizioni,
mi resi conto che la verità risiede solo nella testa di ognuno di noi.
Questo libro è la sintesi dei principi e delle
regole d’oro che hanno guidato la mia azione di leader d’impresa, assicurandone
il successo. Li troverete illustrati in dettaglio nelle pagine seguenti.
Scoprirete che alla loro radice c’è un principio primo, una
condizione di stabilità emozionale e di calma mentale che precorre ogni mia
decisione, ogni azione. E’ uno stato di equilibrio che ho raggiunto e che viene
prima di ogni altra cosa o meglio, da cui ogni altra cosa dipende.
Mantenere questo equilibrio è un assoluto dogma e
non permetto a nulla e a nessuno di turbarlo.
Nel tempo, è diventato per me un modo di vivere, una
seconda natura, parte indissolubile della mia personalità.
Con questo non intendo dire che, rispetto agli
altri, ho eliminato o ridotto le difficoltà e i problemi da affrontare.
Al contrario. Il modo in cui accolgo e tratto le
questioni malaugurate e più spinose tiene però conto di una priorità: mantenere
questa condizione di equilibrio interiore. E’ una sublime disciplina al
servizio della mia Integrità.
E’ sufficiente guardarsi intorno per rendersi conto
che abbiamo da affrontare un difficile futuro.
La crisi finanziaria è solo uno dei sintomi di un
malessere planetario cui concorrono denutrizione, analfabetismo, guerre e
conflitti, sopraffazione dei diritti umani, inquinamento, sovrappopolazione,
etc.
Dall’età della pietra, fino a quella atomica e
all’era digitale, non solo non è stato risolto nessuno di questi problemi, ma
essi si sono aggravati e ne abbiamo creati degli altri.
Interi paesi sono in bancarotta. Premi Nobel per la
pace sono assegnati a chi ne è indegno. Si beatificano persone dal passato
moralmente discutibile e si finanziano guerre a paesi inermi, sacrificando a
cuor leggero vite di giovani innocenti.
Se dovessimo individuare il bandolo di questa
matassa, risalire alla ragione prima della più grave crisi economica nella
storia dell’umanità, scopriremmo che c’è un unico comun denominatore: la
mancanza di leader etici e integri.
Attraverso l’esperienza di così tanti anni a capo
delle mie imprese, ho raggiunto la ferma convinzione che l’ostacolo principale
contro cui s’infrangono i grandi progetti e le iniziative più ambiziose, la
ragione principale del loro fallimento, non è mai la mancanza di risorse
materiali o finanziarie ma la carenza di uomini integri capaci di operare con
la competenza e l’onestà di chi ha una missione, di chi si sente al servizio di
una causa nobile.
Il fattore che domina e guida la leadership in
politica, così come nella religione e nel business, è il denaro.
Il potere è guadagnato a spese dell’umanità. Le
decisioni, anziché essere ispirate da convinzioni e principi profondi, sono
fondate sulla paura.
La conseguenza è che stiamo consegnando ai nostri
figli un mondo in condizioni peggiori di quello che abbiamo ereditato dai
nostri padri.
E questo è per me il tradimento dei tradimenti, il
più grave.
Abbiamo bisogno di una rivoluzione psicologica, un
nuovo modo di sentire e di pensare, una metanoia. Una religiosità laica che sia
il superamento delle religioni. Dobbiamo cambiare.
Il cambiamento può venire solo dall’individuo, da un
singolo uomo dedicato al suo Sogno, che sia capace di impegnare tutto se
stesso, ogni fibra del suo essere in quello in cui crede. A timeless man.
Un uomo che pensa in termini di infinito e non di
giorni o di trimestri, come si fa nel business di oggi. Un uomo che non si fa
corrompere dal conseguimento di risultati immediati, ma ha nel cuore il disegno
che porta a un’umanità futura.
Egli sa che il Sogno ha un prezzo ed è disposto a
pagarlo in anticipo, qualunque esso sia, per vederlo diventare realtà.
Il mondo ha un disperato bisogno di questi uomini
che hanno il coraggio di agire, piuttosto che lamentarsi e oziare nel conforto
della loro ipocrisia. Sono il sale della terra, le nuove cellule di un’umanità
guarita.
L’educazione di massa, le scuole e le università che
conosciamo, non possono prepararli. Essi richiedono un’attenzione individuale,
vanno forgiati uno a uno, come gioielli preziosi. Rompiamo ogni indugio e
cominciamo a crearli.
Ogni altra scelta manterrebbe le cose come sono e
condurrebbe solo a risultati disastrosi.
E’ possibile sconfiggere la povertà, creare lavoro
per tutti, trasformare in amici i nemici più accaniti? E ancora impegnarsi per
un mondo pulito, rendere giustizia a tutti, guarire la ferita che l’uomo ha nel
cuore, sradicando ogni sua emozione negativa?
Con ogni probabilità questo non potrà accadere
nell’arco della mia vita e, molto probabilmente, neppure entro i prossimi cento
anni. E tuttavia, non credete che sarebbe straordinario essere capaci di
sognare che questo diventi realtà tra mille anni da oggi? Siete pronti a
impegnarvi totalmente e da subito per un futuro così lontano?
La risposta sarebbe sufficiente da sola a capire chi
ha il destino e le qualità per essere un leader del futuro.
Ho provato in tanti modi a fare qualcosa per il
mondo, a portare sollievo dovunque mi fosse possibile, al massimo delle mie
capacità. Ho promosso iniziative filantropiche.
Ho stanziato fondi a ospedali e a centri di ricerca
per malattie infantili. Ho fondato istituzioni benefiche.
Finché ho dovuto constatare che non solo esse non
producono alcun cambiamento né danno soluzione, come il tentativo di svuotare
con un cucchiaino il mare della sofferenza umana, ma, al contrario e
perversamente, si trasformano in istituzioni elemosinanti che esistono per il
solo scopo di sostenere se stesse, il più lautamente possibile.
Ho sempre creduto che l’elemento umano sia la chiave
di tutto.
People are the Key
A conclusione di questa mia prefazione vorrei
condividere con i leader d’impresa, i decision
maker e più estesamente con i rappresentanti della classe
dirigente, la mia convinzione che il solo strumento per
contribuire efficacemente a risolvere i millenari problemi del pianeta è
l’educazione.
Non intendo riferirmi a quella che è correntemente
considerata educazione, che in ogni caso è necessaria per i più giovani, ma a
qualcosa di speciale, una vera Higher
Education, indirizzata allo spirito dell’Uomo, all’essere di
quella parte dell’umanità che “ha orecchi per intendere”.
Selezionare e educare questi uomini, non è una
questione di denaro o di conoscenze scientifiche, quanto la capacità di saper
trasferire idee, valori e principi di un più alto ordine. La loro preparazione
dovrebbe includere gli insegnamenti che le università non danno: lo studio e la
scoperta di sé, l’innalzamento della visione, un amore incontenibile per la
propria libertà, l’indipendenza da ogni pregiudizio e superstizione e,
soprattutto, la riscoperta della propria Integrità come la qualità centrale
della leadership.
Preparare una nuova classe di leader visionari e
pragmatici è molto più difficile che
essere teoricamente d’accordo. Come identificare chi ha il destino di essere un
leader e in quale modo educarli è un compito titanico.
Ritengo che affrontare apertamente la grande emergenza
della mancanza d’integrità dei leader, in politica come nel business, sia
l’unica strada percorribile se vogliamo evitare ai nostri figli, semmai siamo ancora in tempo a farlo, il disastro di un
conflitto globale.
A questo scopo ho chiesto a Stefano D’Anna di
associarsi a me in questa impresa.
Egli aveva già realizzato, per gli studenti di un
solo paese, un corso avanzato di
Leadership fondato sulla sua idea che la vita
di una nazione, come quella di un’impresa o di un’intera civiltà, dipende
dall’esistenza di individui visionari, utopisti pragmatici. Senza di essi
nessun progresso è realizzabile.
La sua missione è la preparazione dei leader del
futuro.
L’obiettivo del programma è di alimentare in questi
giovani un senso di grandezza, uno spirito indomito di libertà e un’Integrità
senza compromessi.
Non sono un uomo superstizioso, ma il modo in cui ho
conosciuto Stefano D’Anna è ineffabile, ha del miracoloso.
Tutto è iniziato dalla scoperta del libro, La Scuola
degli Dei, che ho trovato nell’edizione greca in un Relais et Château in
Toscana, in occasione di una breve vacanza in Italia. La sua lettura mi ha
spinto irresistibilmente a conoscerne l’autore.
Il nostro incontro ha rinsaldato in me la
convinzione che l’essenza delle nostre attitudini, azioni, pensieri ed
emozioni, si riflette negli eventi e nelle circostanze della nostra esistenza.
Chiamatelo destino, se volete. Quello che penso è
che, nel bene e nel male, un uomo incontra sempre quello in cui crede e ciò che
sogna.
George
Koukis
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