giovedì 4 febbraio 2016

"Siate ribelli alla conformità" di Stefano D'Anna

Nel sistema di convinzioni dell'umanità ordinaria la credenza fondamentale su cui ogni altra si fonda è: " I am such because the world is such," per cui sarebbe il mondo a creare le condizioni e gli eventi e l’uomo a subirle. Il mondo diventa così la causa e l’uomo è l’effetto. Credere che il mondo sia la causa, questo è il pilastro, the corner stone della psicologia ordinaria. Credere che il mondo possa fare, creare, distruggerci, nuocerci, avvilirci. Questa visione del mondo è fondata su due convinzioni: che l’avere possa precedere l’essere e che gli stati siano causati dagli eventi. Questo crea nell’uomo una coscienza vittimistica. Essa si riflette nel linguaggio ordinario che è fatto di accusa, giustificazione, autocommiserazione o autocompiatimento, lamentela. Possiamo cambiare la nostra esistenza trasformando la nostra psicologia. La Psicologia Creativa studia gli strumenti per agire e trasformare il mondo. Noi raccogliamo nel mondo quello che abbiamo seminato nella nostra psicologia: la serietà, la responsabiltà, l’assenza di paura. Per questo non dobbiamo preoccuparci del raccolto ma soltanto del seme. Il frutto cade dall’albero quando il seme ha registrato tutto il progetto dell’albero. Quindi il frutto obbedisce alle leggi del seme. Il seme è causa del distacco del frutto.
Il mondo si allinea con gli stati  che proietta l’individuo. Chi proietta un paradiso portatile non può incontrarsi con un evento esterno fallimentare. Ma noi siamo troppo distratti, terrorizzati dal film che noi stessi abbiamo proiettato, dimenticando che il mondo che noi vediamo è soltanto specchio dello stato infernale del nostro essere. Noi crediamo nella possibilità di fare un lavoro per completare la psicologia dell’uomo. Credere e creare hanno la stessa radice e sono la stessa cosa. Per creare un uomo deve cambiare i principi del proprio credere. L’Essere è fatto di stati, la vita di eventi. La nostra esistenza corre quindi parallelamente du due binari: quello degli eventi e quello degli stati. La storia personale di ognuno di noi è fatta orizzontalmente di eventi e verticalmente di stati. 
Noi possiamo intervenire solo sugli stati. Gli eventi sono il passato. Solo gli stati sono nel “qui ed ora”. L’innalzamento della qualità del nostro pensiero può avvenire solo nel “qui ed ora”. Intervenendo sugli stati possiamo cambiare il nostro passato ed il nostro futuro. Per verificarsi gli eventi hanno ricevuto il nostro assenso. Attraverso il credere che il mondo sia la causa, ogni giorno cediamo sempre più il nostro potere al mondo. Prendiamo il potere psicologico che abbiamo dentro di noi e lo trasferiamo all’esterno. Ed al posto della nostra forza creativa, intuitiva, sostituiamo la paura ed il dubbio. Così facciamo anche attraverso il desiderare che è il sogno visto di spalle.
Ama te stesso, con tutte le tue forze, amati follemente. Ogni relazione va gestita dall’amore per se stesso. Chi non si ama non può fare nulla per nessuno. E’ il significato più profondo del comando evangelico Ama il prossimo tuo come te stesso. Siate unici. Diventate dei ribelli. Siate ribelli alla conformità. Fate cadere le catene psicologiche. Disincantatevi. Uscite dai luoghi comuni, fisici e psichici.



E’ individuabile nella psicologia dell’uomo una condizione di dipendenza, una inclinazione ad accusare, a lamentarsi, a compiangersi, a nascondersi, a mentire, a pensare e sentire negativamente. A tutte le latitudini ed in tutti i tempi l’uomo sembra aver ricevuto questa stessa, identica, descrizione di se stesso e del mondo. A questo stato permanente di sconfitta, che è radicato in tutte le società umane ed è esteso a tutte le culture,  abbiamo dato il nome di Coscienza Vittimistica. Esso designa una condizione pressoché costante di angoscia alimentata da sensi di colpa e da un istinto autodistruttivo che spinge in modo inconsapevole l’uomo ordinario a recare danno, prima a se stesso e poi agli altri, una “cupio dissolvi” che abbiamo chiamato Death Urge. Queste caratteristiche psicologiche sono così universali, tanto estese nel tempo e nella geografia, da arrivare a farci credere che sia questa, e sia sempre stata questa, la condizione psichica normale dell’uomo: una visione piatta dell’esistenza che crede incrollabilmente che paura, ansietà, preoccupazioni, dubbi e dolore siano parte ineliminabile della vita e che si fonda su una logica dicotomica, conflittuale che funziona per opposti, continuamente oscillante tra visioni antagoniste dell’esistenza, tra si e no.
Un canto di dolore
Solo apparentemente un uomo si augura bene, prosperità, salute. Se potesse osservarsi e conoscersi interiormente ascolterebbe invece dentro di sé la recita pressoché continua di un canto di negatività, come di una preghiera di sventura fatta di preoccupazioni, di immagini malate, dell’attesa di eventi terribili, probabili ed improbabili....Questo stato di cose non può che essere il risultato di una gigantesca emanazione ipnotica che pulsa un unico messaggio educativo globale cui tutti gli uomini sono stati esposti da sempre. La Genesi fornisce la più antica delle spiegazioni di questo generale stato di disfatta dell’umanità: il peccato originale. Il peccato originale è il rovesciamento della realtà: credere che il mondo sia la causa invece che l’effetto della nostra creazione, il peccato originale è identificarsi con la realtà apparente così com’è percepita dagli occhi fisici (e aprirono gli occhi..). E’ scambiare la causa con l’effetto. Abbiamo trasferito Dio dall’interno all’esterno: questa è la morte! Il peccato mortale! Il pensiero che il mondo sia il suo creatore rende l’uomo piccolo, lo fa ammalare ed invecchiare.. Un pensiero limitato che non vola, che non sogna più, fuori crea una realtà fatta di paure, di dolori, di incertezza, ansietà ed emozioni negative.
Aver paura, nascondersi, mentire, accusare, giustificarsi, compiangersi, provare sensi di colpa, sentirsi divisi da Dio, dal proprio compagno, da se stesso, il non assumersi la responsabilità del proprio agire, sono tuttora gli elementi riscontrabili nella psicologia della popolazione planetaria. Ed individuano ancora oggi le componenti psicologiche fondamentali della sua propensione a dipendere. La storia del peccato originale, di un momento. Dobbiamo incontrarci con la nostra infanzia... nell’infanzia troveremo tutta la programmazione.. nell’infanzia troveremo tutta la nostra attuale impotenza.. nell’infanzia troveremo la nostra attuale ignoranza.. la nostra attuale meccanicità... le nostre paure, le nostre malattie.. è lì che bisogna tornare consapevolmente.. Il pensiero è un buon veicolo per questo, così come lo è il respiro... I viaggi mitologici sono viaggi a ritroso nel tempo.. incontri con giganti e mostri. La vittoria o la resa a queste entità apparentemente fantastiche sono incontri con la nostra programmazione.. incontri con il nostro passato che continua ad agire e crea il nostro destino.. fatto di limiti, di paure, di incompletezza, di impotenza.. Se non puliamo la nostra psicologia da tutte queste entità è impossibile la nostra evoluzione, è impossibile la nostra comprensione, è impossibile la ricchezza finanziaria.
Quindi la nostra preparazione non è per incontrare il futuro, perché così come siamo fatti soccomberemo. La nostra preparazione è per incontrarci con una pianificazione, con una descrizione avvenuta durante la nostra infanzia che limita tutto il nostro essere... La nostra preparazione è la preparazione di un guerriero mitologico, un guerriero psicologico  pronto a combattere tutte le entità, tutte le ombre, le mostruosità che incontra sul suo cammino a ritroso.. un viaggio verso il grembo e non verso la tomba. Il guerriero sa che ogni mostro, ogni ombra che egli abbatte sul suo cammino è una conquista.. di libertà.. di amore.. di immortalità. Invece di raccontare i fatti come esterni, leggeteli come il riflesso, l’emanazione della vostra psicologia... gli eventi sono in realtà un incontro con descrizioni del vostro stato d’essere...  Se mi identifico con la descrizione del mondo sono irreale. Se sono attento a questo “Io Sono”, a quella sensazione di un miliardesimo di secondo al mattino in cui ancora non ho ricostruito tutto il mio mondo (io sono questo, io sono quello), realizzo uno stato di universalità da cui non dovremmo mai uscire. Qualche volta lo assaporiamo, specialmente da bambini, quando ci svegliamo senza sapere dove siamo; in uno stato di presenza/assenza, di assenza presenza, che è una sensazione di benessere che non vorremmo abbandonare. Non vorremmo più sapere dove siamo e ne ritardiamo la coscienza. E’ uno stato di eternità, di qui ed ora, di infinito, di immortalità.... Eliminate le pochezze dal vostro essere ed automaticamente si elimineranno ombre e povertà dalla vostra esistenza. Qual’è la cosa più bella, quello che desiderate di più fare? Insegnare, viaggiare?.. Bene! Mettete solo questo a fuoco e vedrete che le cose piccole che oggi occupano tutto il vostro tempo saranno fatte da gente piccola come lo siete voi adesso.
Il “carpe diem” è stato inteso, probabilmente dallo stesso Orazio, come “cogli l’attimo”, “non sprecare le opportunità della vita” o anche “arraffa tutto quello che puoi finché sei in tempo” ma non come un tempo verticale, il qui ed ora. Crono è il tempo orizzontale. Kairos è la puntualità, il cross-roads dell’esistenza, dove si fa il passaggio e si va oltre. Nel tempo cronologico, orizzontale, un tempo che curva su se stesso, non possiamo fare alcun sorpasso, i giochi sono fatti. Restiamo prigionieri di una descrizione già radicata.  Ma nel qui ed ora possiamo elevare l’essere, cambiare modo di sentire, di pensare, di desiderare. Possiamo fare uno sgambetto alla meccanicità. Possiamo affrontare i nostri limiti, combattere la scarsità, la negatività, la meccanicità in noi. Solo nel “qui ed ora” possiamo creare.. non un minuto fa né tra un minuto.. Solo la volontà può entrare in quest’attimo che non è fuggente ma è eterno, non ha inizio né fine. Aspettando Godot.. una distorsione di God, Dio,.. non si aspetta Dio, la ricchezza, l’intelligenza... Adesso si è ricchi!!!... la soluzione è un innalzamento della qualità del pensiero. La mattina.. respirate.. immergetevi nell’acqua... Il corpo deve essere completamente bagnato.. il viso deve essere annaffiato.. l’uomo è una pianta sottosopra: ha le radici protese verso l’aria ed i rami verso terra.  Per affrontare questo viaggio un uomo deve costantemente purificare i quattro elementi che sono in lui: aria, terra, fuoco ed acqua...
Essi sono importanti.. lo aiutano a ricordare, lo aiutano a vincere. Ogni elemento contiene tutti gli altri e un esercizio alimenta tutti gli altri. Il riposo psicologico, il riposo mentale, gli esercizi fisici, la respirazione, l’attenzione al cibo, bagnarsi più volte al giorno... fanno tutti parte di una ecologia che porta ad una ricchezza economica. Ecologia/Economia.
Quando incomincerete questo viaggio epico, questo viaggio mitologico nei meandri della vostra psicologia, della vostra invisibilità, ed avrete il coraggio di incontrarvi con tutte le ombre e le mostruosità descrittevi dai vostri genitori, da maestri e dall’ambiente che vi ha circondato, o fuggirete terrorizzati oppure, come Sigfrido ed Ulisse, li affronterete. Vi sembrerà di affrontare il passato ma in realtà state creando il futuro. Perché ogni superamento di ostacoli, ogni vittoria su se stessi sta formando il vostro successo, sta sviluppando il vostro potere, l’intelligenza, la volontà in un futuro verticale... i giganti da combattere si riveleranno dei pigmei!

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