venerdì 29 aprile 2016

"Qui ed ora" di Stefano D'Anna

Quando sei nel qui ed ora sei un gigante, un gigante interiore... non c’è modo di sbagliarsi... In ogni movimento, facendoti la barba al mattino, se ricordi te stesso, stai regolando la tua vita, stai aggiustando il mondo.  Camminando, se ricordi te stesso.. sei nel qui ed ora. Un uomo ascolta il suo cuore che batte... è nel qui ed ora. Ritornate ad essere un gigante dentro di voi. Ingigantitevi. Il mondo, come nostra proiezione non può essere più grande di noi. Alcuni per avere questa sensazione assumono droga, soprattutto cocaina. Ma credendo che il mondo sia fuori di sé perdono il potere di diventare giganti con le proprie forze...
Dall’esterno non può arrivare alcuna soluzione. Il processo è inside-out. Il successo, la prosperità, la libertà, il sogno è nell’”io sono”. “Io sono” è nel qui ed ora. Il sogno per realizzarsi ha bisogno dell’io sono non dell’io sarò o dell’io sono stato. Se vogliamo che qualcosa si realizzi dobbiamo farla succedere nel qui ed ora.. Jeova, il nome di Dio secondo la tradizione ebraica, significa “Io sono quello che sono”. Io sono quello che io dico di essere, quello che attribuisco all’essere.
La trasformazione del qui ed ora è l’arte del sognare.
Il sogno è la realtà. Il “sogno” si avvera sempre. Quello che può sembrare immaginazione è invece la cosa più reale che ci sia.
Il “sogno” per essere “sogno” è assenza di tempo, è il “qui ed ora”.
Il “sogno” è l’”Io sono””, non “io sono stato” o “io sarò”.... è qui ed ora.
Il sogno di Giacobbe... una piramide verso l’alto... solo questo è reale. E’ più reale di quella che chiamiamo realtà. Perché nel momento in cui sogniamo di essere qualcosa o qualcuno lo saremo. L’io sono è un’affermazione che mette in azione tutta la chimica del nostro corpo.  “Io sono la via, la verità, la vita”.
Nell”io sarò” c’é il tempo-spazio, c’è il ma, il forse. Il se, il forse, il ma ci differiscono dal qui ed ora.. Il qui ed ora è l’epitome di una intera vita, la sua compressione. Chi riesce a gestire il qui ed ora può gestire l’intera vita. Nel qui ed ora posso spostare le montagne. Nel qui ed ora é il successo... Il successo avviene soltanto nel qui ed ora, avviene soltanto nell’io sono. La prosperity consciousness è possibile soltanto nel qui ed ora. Chi vuole raggiungere il successo, chi vuole un destino finanziario ricco... chi vuole realizzare l’impossibile deve farlo nel qui ed ora; la grande forza di chi vuole essere qualcuno è esserlo adesso.
Per essere ricchi bisogna sognare di essere prosperi adesso, nel qui ed ora.
Quando sogniamo scarsità, quando pensiamo meccanicamente, quando non siamo consapevoli di quello che avviene dentro di noi, nel nostro essere... non attraiamo i mezzi per diventare quello che vogliamo essere... stiamo preparando la caduta, il fallimento. Anche i sogni meccanici si realizzano... per un fatto gravitazionale il sogno diventa così grossolano da essere attratto dalla terra.
Suicide consciousness significa non esserci, significa differire dal qui ed ora.
Il nostro sogno deve volare in alto, in alto... Per farlo occorre disinquinarci... alleggerire i pensieri. Richiamare le affermazioni, ciò che vogliamo essere. Tutto quello che attribuiamo all’io sono succederà. Le descrizioni apprese nella prima educazione ci hanno insegnato ad attribuire all’io sono il limite, l’impotenza, l’insuccesso e la nostra psicologia, dal momento della nascita, assorbe negatività. Al contrario, la prosperity consciousness insegna ad allargare l’io sono, il nostro pensiero, il nostro essere. Il tempo è una manifestazione del qui ed ora. Noi vediamo attraverso il tempo. La forchetta che attraversa  il piano. Potremmo impiegare 50 anni a “leggerla”, o, comprimendo il tempo, nel qui ed ora, potremmo vederla subito. Dall’arresto di Rose Park alla elezione di Billy Wilder, nipote di schiavi, a governatore della Virginia, trascorrono quaranta anni. 

Un’idea come “ama il tuo nemico” duemila anni dopo è ancora  invisibile.
Il destino di un uomo, come quello di un’intera civiltà, che avviene nel tempo-spazio è compresso nel qui ed ora.
Il processo di guarigione è un processo “inside-out” che richiede tempo. La guarigione è un full time job che ci prende tutta la vita. Un lavoro di 24 ore al giorno fatto di pratiche, di discipline, di studio di sé. La soluzione di ogni problema non può essere trovata sul tapis-roulant del tempo-spazio. Occorre tracciare una verticale al tempo. Ritornare al mondo delle cause. E’ un ritorno a casa. Una compressione del tempo fino a raggiungere il qui ed ora.
Solo nel qui ed ora noi possiamo fare.
Il passaggio dal venditore di caldarroste al grande industriale è una compressione del tempo che può essere fatta nel qui ed ora. Qui ed ora, self-remembering, raccogliere le membra, integrarsi, ricordare se stessi. L’unità dell’essere. Raccogliersi nel cuore. Cor, cordis. Corda, l’intreccio di filamenti.
Nel tempo e nello spazio riceviamo quello che è già successo nel qui ed ora.
Domani farò, dopodomani... è illusorio. La realtà è solo nel qui ed ora.
Tutte le religioni, le filosofie, le tradizioni sapienziali,  hanno lo scopo di indicare all’uomo il qui ed ora. Il dialogo interno ci fa differire dal qui ed ora. Tutto viene preannunciato nel qui ed ora. Quando la gestione del qui ed ora è nel disastro, nella inconsapevolezza, ci troveremo in un mare di guai.
Se nel qui ed ora c’è il paradiso, esso nel tempo-spazio creerà il paradiso terrestre.
Il nostro destino, anche finanziario, dipende dal qui ed ora, dai nostri stati dal “sogno”.
Il primo comandamento di Dio affidato a Mosé, è “Io Sono”. Qualunque attributo daremo all’io sono lo diventeremo.
“Io sono” significa qui ed ora, qui ed ora significa “io sono”.
Chi è attento a se stesso, ai suoi stati, sa che il suo ruolo, la sua posizione nel mondo, ogni aspetto della sua vita, nel bene e nel male, dipende dal qui ed ora, dai suoi stati. Se siamo attenti ai nostri stati abbiamo capacità di intervento, soltanto nel qui ed ora abbiamo capacità di fare. Se non siamo attenti cadiamo in un destino meccanico che è l’esatto riflesso di uno stato meccanico dell’essere, di una coscienza sepolta.
Il tempo deve essere dedicato al qui ed ora.
Il tempo è illusorio. Non siamo mai nel “lì ed allora”. (Dialogo da “Balle stellari”)
Come stai vivendo questo momento? Dove sei?... Ti guardi dentro e se non trovi il paradiso sei nel disastro. Quindi coltivate l’io sono e fate attenzione a quello che attribuite all’io sono, perché quello che attribuite all’io sono quello diventerete.... L’affanno, il timore, le paure, le preoccupazioni, il dubbio, significano che stiamo dicendo a noi stessi “io sono impotente”  e diventeremo impotenti. Ci attaccheranno malattie, vecchiaia e morte.
Il dubbio e la paura sono malattie.... Non perdete tempo, neppure un minuto... che non sia dedicato alla nostra guarigione.... Un pensiero alto.. rivolto al Supreme.
Dio è solo qui ed ora.


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