Quando sei nel qui ed ora sei un gigante, un gigante
interiore... non c’è modo di sbagliarsi... In ogni movimento, facendoti la
barba al mattino, se ricordi te stesso, stai regolando la tua vita, stai
aggiustando il mondo. Camminando, se ricordi te stesso.. sei nel qui ed ora. Un
uomo ascolta il suo cuore che batte... è nel qui ed ora. Ritornate ad essere un gigante dentro di voi.
Ingigantitevi. Il mondo, come nostra proiezione non può essere più grande di
noi. Alcuni per avere questa sensazione assumono droga, soprattutto cocaina. Ma
credendo che il mondo sia fuori di sé perdono il potere di diventare giganti
con le proprie forze...
Dall’esterno non può arrivare alcuna soluzione. Il
processo è inside-out. Il successo, la prosperità, la libertà, il sogno è
nell’”io sono”. “Io sono” è nel qui ed ora. Il sogno per
realizzarsi ha bisogno dell’io sono non dell’io sarò o dell’io sono stato. Se
vogliamo che qualcosa si realizzi dobbiamo farla succedere nel qui ed ora..
Jeova, il nome di Dio secondo la tradizione ebraica, significa “Io sono quello
che sono”. Io sono quello che io dico di essere, quello che attribuisco
all’essere.
La trasformazione del qui ed ora è l’arte del sognare.
Il sogno è la realtà. Il “sogno” si avvera sempre. Quello
che può sembrare immaginazione è invece la cosa più reale che ci sia.
Il “sogno” per essere “sogno” è assenza di tempo, è il
“qui ed ora”.
Il “sogno” è l’”Io sono””, non “io sono stato” o “io
sarò”.... è qui ed ora.
Il sogno di Giacobbe... una piramide verso l’alto... solo
questo è reale. E’ più reale di quella che chiamiamo realtà. Perché nel momento
in cui sogniamo di essere qualcosa o qualcuno lo saremo. L’io sono è
un’affermazione che mette in azione tutta la chimica del nostro corpo. “Io sono la via, la verità, la vita”.
Nell”io sarò” c’é il tempo-spazio, c’è il ma, il forse.
Il se, il forse, il ma ci differiscono dal qui ed ora.. Il qui ed ora è l’epitome
di una intera vita, la sua compressione. Chi riesce a gestire il qui ed ora può
gestire l’intera vita. Nel qui ed ora posso spostare le montagne. Nel qui ed
ora é il successo... Il successo avviene soltanto nel qui ed ora, avviene
soltanto nell’io sono. La prosperity consciousness è possibile soltanto nel qui
ed ora. Chi vuole raggiungere il successo, chi vuole un destino
finanziario ricco... chi vuole realizzare l’impossibile deve farlo nel qui ed
ora; la grande forza di chi vuole essere qualcuno è esserlo adesso.
Per essere ricchi bisogna sognare di essere prosperi
adesso, nel qui ed ora.
Quando sogniamo scarsità, quando pensiamo meccanicamente,
quando non siamo consapevoli di quello che avviene dentro di noi, nel nostro
essere... non attraiamo i mezzi per diventare quello che vogliamo essere...
stiamo preparando la caduta, il fallimento. Anche i sogni meccanici si
realizzano... per un fatto gravitazionale il sogno diventa così grossolano da
essere attratto dalla terra.
Suicide consciousness significa non esserci, significa
differire dal qui ed ora.
Il nostro sogno deve volare in alto, in alto... Per farlo
occorre disinquinarci... alleggerire i pensieri. Richiamare le affermazioni,
ciò che vogliamo essere. Tutto quello che attribuiamo all’io sono succederà. Le
descrizioni apprese nella prima educazione ci hanno insegnato ad attribuire
all’io sono il limite, l’impotenza, l’insuccesso e la nostra psicologia, dal
momento della nascita, assorbe negatività. Al contrario, la prosperity
consciousness insegna ad allargare l’io sono, il nostro pensiero, il nostro
essere. Il tempo è una manifestazione del qui ed ora. Noi vediamo attraverso il tempo. La forchetta che
attraversa il piano. Potremmo impiegare
50 anni a “leggerla”, o, comprimendo il tempo, nel qui ed ora, potremmo vederla
subito. Dall’arresto di Rose Park alla elezione di Billy Wilder, nipote di
schiavi, a governatore della Virginia, trascorrono quaranta anni.
Un’idea come
“ama il tuo nemico” duemila anni dopo è ancora
invisibile.
Il destino di un uomo, come quello di un’intera civiltà,
che avviene nel tempo-spazio è compresso nel qui ed ora.
Il processo di guarigione è un processo “inside-out” che
richiede tempo. La guarigione è un full time job che ci prende tutta la vita.
Un lavoro di 24 ore al giorno fatto di pratiche, di discipline, di studio di
sé. La soluzione di ogni problema non può essere trovata sul
tapis-roulant del tempo-spazio. Occorre tracciare una verticale al tempo.
Ritornare al mondo delle cause. E’ un ritorno a casa. Una compressione del
tempo fino a raggiungere il qui ed ora.
Solo nel qui ed ora noi possiamo fare.
Il passaggio dal venditore di caldarroste al grande
industriale è una compressione del tempo che può essere fatta nel qui ed ora. Qui ed ora, self-remembering, raccogliere le membra,
integrarsi, ricordare se stessi. L’unità dell’essere. Raccogliersi nel cuore.
Cor, cordis. Corda, l’intreccio di filamenti.
Nel tempo e nello spazio riceviamo quello che è già
successo nel qui ed ora.
Domani farò, dopodomani... è illusorio. La realtà è solo
nel qui ed ora.
Tutte le religioni, le filosofie, le tradizioni
sapienziali, hanno lo scopo di indicare
all’uomo il qui ed ora. Il dialogo interno ci fa differire dal qui ed ora. Tutto viene preannunciato nel qui ed ora. Quando la
gestione del qui ed ora è nel disastro, nella inconsapevolezza, ci troveremo in
un mare di guai.
Se nel qui ed ora c’è il paradiso, esso nel tempo-spazio
creerà il paradiso terrestre.
Il nostro destino, anche finanziario, dipende dal qui ed
ora, dai nostri stati dal “sogno”.
Il primo comandamento di Dio affidato a Mosé, è “Io
Sono”. Qualunque attributo daremo all’io sono lo diventeremo.
“Io sono” significa qui ed ora, qui ed ora significa “io
sono”.
Chi è attento a se stesso, ai suoi stati, sa che il suo
ruolo, la sua posizione nel mondo, ogni aspetto della sua vita, nel bene e nel
male, dipende dal qui ed ora, dai suoi stati. Se siamo attenti ai nostri stati abbiamo capacità di
intervento, soltanto nel qui ed ora abbiamo capacità di fare. Se non siamo
attenti cadiamo in un destino meccanico che è l’esatto riflesso di uno stato
meccanico dell’essere, di una coscienza sepolta.
Il tempo deve essere dedicato al qui ed ora.
Il tempo è illusorio. Non siamo mai nel “lì ed allora”.
(Dialogo da “Balle stellari”)
Come stai vivendo questo momento? Dove sei?... Ti guardi
dentro e se non trovi il paradiso sei nel disastro. Quindi coltivate l’io sono e fate attenzione a quello che
attribuite all’io sono, perché quello che attribuite all’io sono quello diventerete....
L’affanno, il timore, le paure, le preoccupazioni, il dubbio, significano che
stiamo dicendo a noi stessi “io sono impotente”
e diventeremo impotenti. Ci attaccheranno malattie, vecchiaia e morte.
Il dubbio e la paura sono malattie.... Non perdete
tempo, neppure un minuto... che non sia dedicato alla nostra guarigione.... Un
pensiero alto.. rivolto al Supreme.
Dio è solo qui ed ora.
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