giovedì 23 giugno 2016

"Soltanto i sognatori possono realizzare concretamente l’impossibile" di Stefano D'Anna

Stanno nascendo questi eserciti di uomini che sono in effetti degli indipendenti, dei liberi professionisti o degli imprenditori di se stessi, che poi a loro volta sono capaci di attirare altri uomini e di formare delle vere e proprie imprese, piccole, medie o grandi, capaci di vivere del proprio intuito, delle proprie capacità di creare, ideare e portare avanti dei progetti. Diventeranno sempre di più.
Vediamo un momento questo rovesciamento della visione del mondo; c’è qualcosa in particolare che ci fa capire che l’uomo ha fatto il passaggio? Noi abbiamo indicato un mondo piatto, e poi abbiamo detto che c’è un mondo apparentemente invisibile che è verticale; abbiamo visto che lungo questa verticale esistono dei valori permanenti, la cui proiezione su questo mondo piatto dà origine a tutto quello che noi vediamo, sentiamo e tocchiamo. Anche l’economia è soltanto una proiezione di questo mondo. Quando un uomo si muove in quella direzione anche solo di un millimetro, si proietta poi nel mondo ordinario in modo gigantesco. Tutte le idee arrivano da lì, tutte le soluzioni, tutte le filosofie, ecc. Questo rovesciamento psicologico lo abbiamo chiamato “metanoia”; il passaggio è un completo capovolgimento della visione del mondo. Qual’è uno degli elementi fondamentali del rovesciamento di visione?


Noi abbiamo detto che la mancanza di unità è la malattia fondamentale dell’uomo. Nell’evoluzione, immaginando quest’uomo nuovo, anzi, addirittura toccandolo con mano, scoprendo che alcuni di questi uomini stanno emergendo e sono in numero sempre più grande, e per la promessa che ci siamo fatti di diventare uno di questi uomini e donne, allora dobbiamo capire quali sono le caratteristiche fondamentali di questi personaggi. Il mondo che cambia, quell’inversione di marcia può essere prodotta solo da un individuo che fa un’inversione di psicologia. E questa operazione di metanoia fu anticipata duemila anni fa da quel paradosso ancora straordinario che è “ama il tuo nemico”. Allora San Pietro si fa crocifiggere a testa in giù per lanciare con l’ultimo momento della tua vita più di un messaggio, tra cui “ricordatevi che il mondo va rovesciato”. Nel momento in cui ho fatto veramente il passaggio, io rovescio la visione del mondo, capisco che il mondo è veramente messo in posizione opposta a come appare su Flatland. “Ama il tuo nemico” è proprio il rovesciamento della visione: avviene quando io comincio a vedere che l’avversario, l’antagonista, il cosiddetto nemico non è tale, ma è il mio migliore alleato, perché senza l’antagonista prima di tutto non potrei misurare l’ampiezza del mio sogno, e secondo non potrei realizzarlo, perché l’antagonista non solo mi misura, ma mi permette, perché senza l’antagonista noi non possiamo andare oltre.
Veniamo al paradigma che vi indicavo l’altra volta: impossibile - possibile - inevitabile. I remarkable men hanno la capacità di immaginare l’impossibile; qualunque fosse il loro sogno, era sempre giudicato impossibile, e lo sarà sempre. Sappiate che se state andando nella giusta direzione, vi diranno immediatamente che siete impazziti: quello è il primo buon segnale che siete sulla strada giusta. Il secondo ottimo segnale è che comincia ad arrivare l’antagonista: l’antagonista arriva soltanto quando dall’impossibile la cosa è già diventata possibile. Finché rimane nella fascia dell’impossibile non c’è ancora un antagonista, che fa capolino solo quando la cosa deve realizzarsi. Quindi l’antagonista ci misura, ci dice quanto è ampio il nostro sogno, ci dà il segnale che siamo entrati nella fase di realizzazione, e ci sta dando i mezzi per realizzarlo.
L’avversario più è crudele, più è cattivo, più è grosso, più significa che il nostro sogno è grande e grandi saranno i mezzi che ci saranno messi a disposizione per realizzarlo. Ma la gran parte dell’umanità intanto non arriva neanche alla fase dell’antagonista perché abbandona il sogno prima, prima ancora che sia sfidato ha già cambiato idea, quindi manca quell’impeccabilità di cui parlavamo; ma anche se ci fosse, quando arriva il momento dell’antagonista c’è il momento di paura. Perché c’è l’incomprensione, non è stato fatto questo rovesciamento che vede nell’avversità la prosperità, che vede nell’antagonista il proprio alleato.
Soltanto i sognatori possono realizzare concretamente l’impossibile. Il mondo è il riflesso della nostra psicologia, quindi un mondo inquinato, un mondo conflittuale, un mondo piagato da guerre, rivoluzioni e mali di ogni genere non è altro che il cadere dell’uomo in una condizione psicologica fallimentare. Il cambiamento di psicologia non può avvenire nella massa, la massa non può cambiare: può cambiare soltanto l’individuo. Ecco la vera, grande, prossima rivoluzione: la rivoluzione individuale. Soltanto l’individuo può modificarsi: è nostro il compito, non possiamo affidarlo a nessuno. E quando l’individuo fa quel passaggio, accadono cose nel mondo orizzontale che neanche migliaia di uomini insieme possono riuscire a produrre. Tutto quello che è accaduto nel mondo di buono, di sano, di utile, di bello, è stato fatto da individui. Da un individuo.
Una delle idee più rivoluzionarie, sicuro segnale del passaggio, è “ama il tuo nemico”.


Il comandamento dell’impeccabilità è non deviare dal bersaglio. Un uomo è impeccabile quando non devia dalla sua direzione. Questa caratteristica è riscontrabile in tutti gli uomini che stanno realizzando il proprio sogno. Perché tutto quello che un uomo ha costruito può ridursi in polvere per una deviazione, anche piccola. E soprattutto, più grande è il sogno, più grande è la velocità a cui sta andando un uomo, più grandi le risorse che gli vengono affidate per realizzare quel sogno, più deve essere impeccabile. Alla fine potremmo dire che tutto si risolve nel mantenere la direzione, perché il sogno poi fa tutto il resto.
Quindi noi non dobbiamo preoccuparci dei mezzi; la maggior parte delle persone trema soltanto al pensiero di un sogno straordinario perché immediatamente pensa “ma come si fa per realizzarlo, è impossibile, occorrerebbe questo, occorrerebbe quell’altro”, e parte subito dalla coda del discorso. Sappiate subito che il denaro credo che sia l’elemento più cospicuo esistente in natura subito dopo l’idrogeno. Poi ci sono i professori, poi vengono tutti gli altri materiali dell’universo. La vera definizione di professore è “uno che non sa”: soltanto chi non sa insegna, ed io confermo questa regola; si insegna tutto quello che non si sa e che si vorrebbe sapere.
Pensate questo: comprensione, compressione e poi realizzazione, concretizzazione, perché per realizzare qualcosa bisogna prima comprendere. Quello che noi comprendiamo, cioè le cose che facciamo diventare nostre, comprime il tempo; se noi siamo terreno fertile alla comprensione, allora noi possiamo comprimere il tempo. Quello che per fare agli altri occorrono dieci, venti anni o intere generazioni, si può fare in poco tempo se noi comprendiamo. Quindi la vera compressione del tempo, l’accelerazione che ognuno di noi potrebbe realizzare è una comprensione.
L’uomo si scolla dalla superficie ed entra nella terza dimensione; entrare nella terza dimensione significa rovesciare la propria psicologia, ed uno degli elementi cardine di questo rovesciamento della psicologia è “ama il tuo nemico”. Perché chi ama il suo nemico ha capito la via dell’evoluzione. Cioè, io per ergermi ed uscire da questa piattezza ed entrare in una zona non conflittuale ed entrare veramente nelle soluzioni, diventare la soluzione, allora la prima cosa che devo capire, uno dei concetti base è proprio quel paradosso, che suona ancora spaventoso all’uomo ordinario. Perché se io amo non è più nemico, e se è nemico non lo posso amare; questo è già il superamento della conflittualità. Il nemico non è più nemico, e io lo amo perché capisco che mi sta dando la mia opportunità, LUI è la mia opportunità. Nel momento in cui io lo temo, lo evito o addirittura gli giro le spalle, ho girato le spalle alla mia evoluzione. E tutto dovrà degradare.
Il concetto di impeccabilità è legato al concetto di fortuna; Cesare, nel momento in cui deve vincere, e quindi mettere insieme l’esercito che si sta disperdendo, dice di sé due cose: primo, io sono giusto, non ho mai peccato di avarizia nei vostri confronti, poi sono un uomo senza macchia, cioè impeccabile. Questo significa che egli è uno di quegli uomini che quando punta in una direzione non permette diversioni, non diverge; questo significa che è un uomo “felix”, fortunato. Quindi la fortuna di un uomo è soltanto il riflesso della sua impeccabilità. Solo un uomo impeccabile può essere fortunato, questo è il grande messaggio. I Greci vedevano la Fortuna come una dea bendata che dispensa i suoi favori in modo cieco; i Romani invece credevano nell’Homo Faber, in un uomo che costruiva la propria fortuna. E come si costruisce questa fortuna? Con la propria impeccabilità; e cos’è l’impeccabilità? Non divergere dall’obiettivo, qualunque esso sia.
Qualunque sia la direzione che scegliete, l’impeccabilità è una sola, una sola qualità: puntare in modo inflessibile senza dimenticare il proprio aim. Ricordare costantemente, e soprattutto ricordare sotto le circostanze più difficili. Perché la cosa importante non è tanto ricordare il proprio sogno, la propria direzione quando siamo seduti tranquillamente in poltrona, ma quando le condizioni diventano difficili, quello è il momento in cui noi dovremmo ricordare dove stiamo andando, perché ci stiamo andando e perché noi non dobbiamo deviare da quella direzione. Quando noi abbiamo fatto questo nelle condizioni più difficili, stiamo rinsaldando il sogno, lo stiamo rendendo ancora più luminoso, ancora più presente in noi, e tutto quello che appartiene al sogno si deve mettere insieme per permetterne la realizzazione. Altrimenti noi non ci spiegheremmo come mai un uomo da solo, soltanto perché ha concepito qualche cosa, sembra quasi che tutto il mondo debba trasformarsi e modificarsi per permettere che quella cosa accada. Nessuno può programmare una cosa del genere, se non questa misteriosa, invisibile forza che mette insieme eventi, circostanze e risorse quando c’è un uomo che punta una direzione. E anche se fosse la trasformazione del mondo, anche il sogno più incredibile, diventa realtà se c’è un sognatore impeccabile. L’impeccabilità ad un certo punto si identifica con la fortuna.


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